Continua la grande giornata mondiale per la lotta contro l’Aids e il virus Hiv, un’occasiona globale di prendere sul serio una delle malattie fatali per milioni di persone in ogni parte del mondo ogni anno. L’Italia come sempre è al centro delle iniziative per promuovere e sensibilizzare i cittadini per la lotta all’Aids: ad esempio Milano ha aderito con un singolare iniziativa promossa sulla facciata del Pirellone di Milano, la sede storica della Regione Lombardia che da qualche sera è stata illuminata con la scritta “Stop Aids”. L’ufficio di presidenza del Consiglio regionale ha voluto segnalare questo evento all’interno delle varie iniziative di sensibilizzazione legate alla Giornata Mondiale contro l’Aids. All’interno come all’esterno del palazzo, la scritta viene mostrata e accesa su alcune finestre del grattacielo, sulla parte che dà verso la Stazione Centrale, in Piazza Duca d’Aosta.
La giornata mondiale contro l’Aids avviene oggi, 1 dicembre 2015, appuntamento fisso ormai dal 1988 quando si decise di dare una svolta anche mediatica contro la malattia del secolo scorso e che purtroppo segna pesantemente anche quello in corso con circa 2 milioni di nuove infezioni Hiv ogni anno che purtroppo poi spesso generano in malattia Aids vera e propria. Oggi però tante sono le iniziative anche a livello locale in Italia per questa lotta concreta contro l’Hiv e contro al disinformazione in generale: sono infatti in giro per l’Italia varie iniziative per promuovere questa giornata mondiale, il World Aids Day 2015, e molte riguardano la possibilità di effettuare test gratuiti per verificare la completa immunità dal virus. Le sedi liceali della Croce Lilla di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Como, Livorno, Firenze, Milano, Roma, Torino e Trento hanno organizzato una giornata di test con la particolarità di Milano che vede un reiterarsi della promozione. Ogni primo giovedì del mese infatti il test rapido salivare per Hiv e Hcv (virus per epatite C) viene effettuato presso la sede Lilla di Via Carlo Maderno 4, dalle ore 17 fino alle 20.30: questa novità parte dunque tra due giorni, giovedì 3 dicembre e andrà avanti per tutto il 2016 in maniera totalmente gratuita.
Si celebra oggi il World Aids Day, ovvero nient’altro che la giornata mondiale conto l’Aids e la lotta al virus Hiv: tutto il mondo per un giorno ricorda questa malattia tipicamente del mondo moderno, esplosa cinquant’anni fa per via del caso clamoroso ed eclatante di un attore famosissimo dell’epoca che fu il primo caso mediatico di malato Aids. Proprio in questi giorni c’è stato il suo trentesimo anniversario dalla morte che con la sua confessione pubblica rese scandalo nel mondo dell’epoca, ancora restio all’idea dell’esistenza di questa terribile malattia. Il grande attore americano, conosciuto in tutto il mondo per i suoi film, confessò di essere omosessuale e malato di Aids, una duplice vicenda che diede scandalo da un lato per la mancanza di abitudine in quell’epoca e dall’altro ebbe l’effetto molto positivo di dare il via ad una station mediatica che ha contribuito assai alla lotto contro il virus Hiv e la successiva trasformazione in Aids. L’attore permise in forma indiretta dopo la sua morte di trovare sempre più fondi e risorse per sviluppare cure e ricerche sempre più efficaci: la malattia purtroppo non è sparita e ogni anno ci sono circa 2 milioni di nuove infezioni al virus anche per una non corretta informazione.
Dal 1981 l’Aids ha ucciso oltre 25 milioni di persone. Negli ultimi anni il numero delle infezioni ha ricominciato ad aumentare costantemente e la percezione del rischio è ancora troppo bassa. Per questo motivo non bisogna abbassare la guardia, come ricorda la Giornata mondiale contro l’Aids 2015 (World Aids Day 2015) che si celebra oggi. L’anno scorso in Italia 3.695 persone hanno scoperto di essere Hiv positive, un’incidenza pari a 6,1 nuovi casi di sieropositività ogni 100 mila residenti. E’ il dato che emerge dallo studio realizzato dal Centro Operativo Aids (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) che ogni anno pubblica un fascicolo del Notiziario dedicato all’aggiornamento dei due flussi di sorveglianza: quello delle nuove diagnosi di Hiv e quello dei casi di Aids.
La fascia di età che risulta essere maggiormente colpita è quella delle persone di 25-29 anni (15,6 nuovi casi ogni 100.000 residenti). Il ministero della Salute aggiunge che la maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali senza preservativo, che costituiscono l’84,1% di tutte le segnalazioni (maschi che fanno sesso con maschi: 40,9%; eterosessuali maschi: 26,3%; eterosessuali femmine 16,9%). Il 27,1% delle persone diagnosticate come HIV positive è di nazionalità straniera. Più in dettaglio, nel 2014, l’incidenza è stata di 4,7 nuovi casi ogni 100.000 tra italiani residenti e di 19,2 nuovi casi ogni 100.000 tra stranieri residenti.
Sempre nel 2014, si legge ancora, sono stati diagnosticati 858 nuovi casi di Aids pari a un’incidenza di 1,4 nuovi casi per 100.000 residenti. Poco meno di un quarto delle persone diagnosticate con Aids ha eseguito una terapia antiretrovirale prima della diagnosi di Aids, questo perché una quota crescente di persone Hiv positive è inconsapevole della propria sieropositività: il ministero fa sapere che tra il 2006 e il 2014 è aumentata la proporzione delle persone che arrivano allo stadio di Aids conclamato ignorando la propria sieropositività, passando dal 20,5% al 71,5%.