Una proposta nuova, dedicata a chi vuol bene a sé stesso ma, allo stesso tempo, desidera scoprire luoghi suggestivi, capaci di emozionare e di soddisfare i cinque sensi. Luoghi magari poco conosciuti e, proprio per questo, più attraenti, capaci di sorprendere per la loro “magia”: per le atmosfere, i profumi, i sapori, i suoni, l’arte, la natura, magari solo la semplicità. 



Tutto questo è “Cinquanta sfumature di… Verdi”, il programma avviato dai Grand Hotel Porro e Valentini di Salsomaggiore Terme, progettato dal responsabile promozione del termalismo, del benessere e del territorio Giovanni Bandini e rivolto, non solo ai clienti lungo tutto il corso dell’anno, ma anche a chi, magari proprio in occasione delle imminenti festività, voglia trascorrere una vacanza diversa: fra benessere, musica, natura, arte ed enogastronomia d’eccellenza. L’idea nasce dalla realizzazione di una serie di itinerari che, partendo dai grandi alberghi salsesi, si snodano attraverso le terre di Giuseppe Verdi e Giovannino Guareschi, fra castelli, musei, templi delle tipicità, capolavori d’arte, ambiente e suggestioni esclusive, abbinati al benessere e alla cura di sé stessi, il punto di forza di Salsomaggiore.



«La nostra proposta – dice Marcella Andreoli, ceo di Accenotur, la società che gestisce gli Hotel Porro e Valentini – è rivolta a tutti coloro che desiderino conoscere, non solo l’ospitalità dei nostri hotel, la SPA del Grand Hotel Porro e le Terme del Valentini, ma anche il territorio che ci circonda.» 

Ad illustrare le caratteristiche peculiari delle “Cinquanta sfumature di… Verdi” è il responsabile, Giovanni Bandini: «La promozione dei luoghi legati a personaggi di fama mondiale, come Giuseppe Verdi e Giovannino Guareschi, territori facilmente raggiungibili da Salsomaggiore, va incontro – dice Bandini – alle sempre diverse richieste di un turismo nuovo, moderno: alla ricerca delle emozioni e della scoperta di luoghi quasi sconosciuti, ma di incredibile fascino e certamente caratterizzati da molteplici attrattive di assoluta qualità. Per noi, la proposta dei numerosi “viaggi” alla scoperta di Verdi e Guareschi, in una dimensione intima e certamente non scontata, rappresenta non già il traguardo di un percorso che si è andato snodando dal 2001, centenario della morte di Verdi, per giungere al bicentenario del 2013, bensì il punto di partenza di una innovativa proposta per la valorizzazione delle tante unicità di una terra fra le più ricche d’Italia, sotto il profilo artistico, ambientale, enogastronomico e dell’ospitalità d’eccellenza. 



«Grazie al nutritissimo “carnet” degli itinerari di “Cinquanta sfumature di… Verdi” conclude Bandini – i singoli clienti dei nostri hotel, così come i gruppi o le famiglie potranno, non solo usufruire di una o più delle nostre proposte, ma addirittura “creare” itinerari personalizzati, praticamente “cuciti su misura” in base alle proprie esigenze.» La promozione del programma “Cinquanta sfumature di… Verdi” è iniziata con un educ-tour, riservato ai giornalisti, che si è svolto lungo un fine settimana, partendo da una visita al Museo del Violino di Cremona, ambiente unico al mondo, che conserva e mette a disposizione del pubblico la straordinaria collezione degli strumenti ad arco più preziosi di tutti i tempi, costruiti nella città che, per la liuteria appunto, è diventata “Patrimonio dell’umanità”. E non basta, perché al termine della visita, nell’Auditorium del Museo, c’è stata la possibilità di assistere all’audizione di uno dei tesori firmati Stradivari, Amati o Guarneri del Gesù, custoditi nel palazzo di Piazza Marconi. 

Dopo la musica e l’arte inarrivabile dei liutai, si è passati alla gastronomia d’eccellenza, con il pranzo alla Salsamenteria di Cortemaggiore (Piacenza), tempio delle tipicità piacentine, per tornare a Salso e usufruire dei trattamenti benessere alla SPA del Grand Hotel Porro, uno dei simboli della cura per il proprio corpo che fa di Salsomaggiore la città della bellezza, oltre che della salute. La domenica, poi, visita al castello di San Pietro in Cerro (Piacenza), maniero quattrocentesco, ricco di ambienti di grande fascino, restituiti all’antico splendore con dipinti, arredi e l’attento recupero delle decorazioni, che custodisce nel sotterraneo, quasi inaspettata, la più grande collezione italiana di copie autenticate – autorizzate dal governo – dei guardiani di Xi-An (i guerrieri di terracotta voluti dall’Imperatore Qin Shi Huang nel 260 avanti Cristo a guardia della propria tomba in Cina), la tappa successiva a Villa Verdi, in quel di Sant’Agata in provincia di Piacenza, l’unico, vero monumento verdiano, costruito in mezzo secolo dal Cigno di Busseto e conservato intatto dagli eredi Carrara Verdi. Dopo il consueto percorso museale, la visita alle stanze private del Maestro, quelle che sono attualmente abitate dagli eredi e che sono state aperte per l’occasione e lo saranno in determinati momenti dell’anno o su prenotazione dai Grand Hotel Porro e Valentini. 

Dopo tante emozioni, sosta all’azienda agricola Brè del Gallo a Fontanelle di Roccabianca (Parma) azienda che fa parte del Consorzio del Culatello di Zibello DOP con un pranzo-merenda a base degli straordinari prodotti tipici della Bassa parmense: dal culatello, appunto, alla spalla cruda, al salame, alla pancetta, al vino Fortana, al Parmigiano Reggiano riserva del caseificio “Mondo piccolo”, sempre di Fontanelle. Omaggio finale a Giovannino Guareshi, con la visita, ancora a Fontanelle, al Museo dedicato al papà di Peppone e don Camillo, realizzato dal comune di Roccabianca nell’edificio delle vecchie scuole elementari, dove insegnò la madre di Guareschi. 

«La nostra proposta – ha sottolineato Giovanni Bandini – oltre a questo itinerario-campione, comprende numerosi percorsi: da Parma a Roncole Verdi, a Cremona, Soragna, Fontanelle, Sissa, Busseto e altre mete di sicuro interesse. Faremo scoprire ai tanti appassionati, ma anche a semplici turisti in cerca di emozioni, un Verdi inedito e un Guareschi inaspettato, passando attraverso i caseifici, i salumifici, le cantine che producono i vini della Bassa, le cascine, le osterie, i ristoranti della zona, le isole rinaturate lungo il Po, la navigazione sul Grande Fiume, i musei, i castelli, le chiese e i santuari, i borghi rinascimentali. Il tutto accompagnato, non solo idealmente, dalle immortali musiche verdiane, dalle eterne favole di Guareschi e dalla musica popolare, quella che oggi è diventata famosa con il nome di “liscio”, ma che è nata qui, nella Bassa, alla metà del 1800.» 

Un nuovo modo di scoprire luoghi incomparabili e di grande suggestione, magari sconosciuti o quasi nei circuiti turistici tradizionali: navigando di persona e non solo su internet, in quel “mare verde” che è il Mondo piccolo di Giuseppe Verdi e Giovannino Guareschi, quella “fettaccia di terra” unica al mondo, che va dal monte al fiume, dal Po all’Appennino.