Juan de Yepes Álvarez o Juan de la Cruz, sono i nomi spagnoli coi quali Giovanni della Croce viene conosciuto appunto in Spagna. San Giovanni nacque in una famiglia abbastanza sfortunata, visto che il padre, un nobile della nazione spagnola, venne cacciato e diseredato dalla famiglia, in quanto sposò una tessitrice della quale era perdutamente innamorando, rinunciando a tutte le sue ricchezze. Di conseguenza, la famiglia di San Giovanni viaggiò parecchio nelle varie città spagnole, dato che la madre era impegnata col lavoro: dopo aver perso il padre, il santo iniziò a dedicarsi alle piccole opere di carità, aiutando le persone che necessitavano di cibo e vestiario. Diventato adulto, San Giovanni praticò diversi mestieri, come ad esempio falegname, commesso in un negozio ed aiutante in un ospedale spagnolo, per poi entrare a far parte dell’ordine Carmelitano: in questo periodo, completa gli studi di filosofia e teologia. Grazie a questi studi, San Giovanni della Croce rivoluzionò completamente le basi dell’ordine carmelitano, cosa che però gli procurò diversi nemici: iniziando a dare i primi segni del decadimento fisico, San Giovanni fu facile preda dell’arresto dei carmelitani stessi, che lo torturarono per fargli confessare alcuni crimini. Dopo otto mesi trascorsi in prigionia, San Giovanni tornò a compiere le sue mansioni ma, essendo gravemente malato, iniziò ad essere meno presente e soprattutto a perdere diversi suoi fedeli, che gli voltarono le spalle. Stravolto nel fisico e nella mente, San Giovanni abbandonò l’ordine dopo aver svolto diversi compiti fondamentali e, prima di passare a miglior vita, scrisse poemi e lettere nelle quali erano racchiusi tutte le sue impressioni sul mondo. 



La Spagna, seppur in parte, è la nazione che ha adottato il Santo come patrono: essendo stata trascorsa gran parte della sua vita in questa nazione, San Giovanni della Croce è diventato il simbolo della Spagna e di alcune sue regioni, dove San Giovanni viene ricordato in maniera diversa sia per quanto riguarda i riti, sia per quanto riguarda eventuali manifestazioni legate alla sua figura. San Giovanni della Croce è il patrono di due categorie di intellettuali, ovvero dei poeti e dei teologi: questo per il semplice fatto che, il Santo, era anch’egli un teologo e poeta e per questo motivo, nella maggior parte dei casi, San Giovanni viene invocato da queste figure per poter ottenere una sorta di protezione durante lo svolgimento delle loro mansioni. Oltre essere un patrono di queste figure lavorative, San Giovanni della Croce è anche patrono di una buona parte della Spagna, visto che ha vissuto in questo luogo per diverso tempo. In merito alla sua permanenza sul suolo spagnolo, la nazione europea, il quattordici di dicembre viene celebrato con delle piccole funzioni religiose, che servono appunto per ricordarne la memoria. Solo in occasioni speciali vengono create delle celebrazioni che consistono nel far percorrere, alcune zone della città, alla statua del Santo. Tali celebrazioni invece non vengono effettuate in altre zone europee, visto che non sono previste delle celebrazioni particolari, tranne qualche semplice rito religioso durante il quale viene menzionato il Santo e ricordato brevemente per gli atti che ha commesso da vivo. 



Sant’Agnello è uno dei santi che invece, nella stessa giornata, viene celebrato sul suolo napoletano. Questo per il semplice fatto che, durante la sua vita, i racconti narrano di come Agnello fosse stato in grado di liberare Napoli dalla peste e da altri mali che colpirono la città, così come fece lo stesso per città di Sorrento. San Pompeo invece, vescovo di Pavia, viene ricordato per le sue tante opere di carità che svolse durante gli anni della sua vita, dedicata interamente alla difesa delle persone indifese e deboli che cercavano di evitare di essere vittime dei potenti.

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