La cultura della solidarietà è virtù morale e atteggiamento sociale frutto della conversione personale. Lo ha detto papa Francesco nel messaggio preparato in vista della Giornata mondiale della pace del prossimo primo gennaio 2016, il cui tema è “Vinci l’indifferenza e conquista la pace. Il testo è stato reso pubblico oggi e ovviamente va inquadrato nella tematica del Giubileo del misericordia. Francesco lancia “triplice appello ad astenersi dal trascinare gli altri popoli in conflitti o guerre che ne distruggono non solo le ricchezze materiali, culturali e sociali, ma anche – e per lungo tempo – l’integrità morale e spirituale; alla cancellazione o alla gestione sostenibile del debito internazionale degli Stati più poveri; all’adozione di politiche di cooperazione che, anziché piegarsi alla dittatura di alcune ideologie, siano rispettose dei valori delle popolazioni locali e che, in ogni caso, non siano lesive del diritto fondamentale ed inalienabile dei nascituri alla vita”. Dio, dice il papa, non è indifferente Dio ci tiene all’umanità e non l’abbandona: “le guerre e le azioni terroristiche, con le loro tragiche conseguenze, i sequestri di persona, le persecuzioni per motivi etnici o religiosi, le prevaricazioni, hanno segnato dall’inizio alla fine lo scorso anno moltiplicandosi dolorosamente in molte regioni del mondo, tanto da assumere le fattezze di quella che si potrebbe chiamare una ‘terza guerra mondiale a pezzi’, ci sono stati fatti che spingono a non abbandonarsi alla rassegnazione e all’indifferenza”. Cita il summit di Parigi sull’ambiente e il clima, il summit di Adis Abeba per sostenere lo sviluppo sostenibile; l’adozione, da parte delle Nazioni Unite, dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. L’indifferenza, scrive ancora, “costituisce una minaccia per la famiglia umana”: “Mentre ci incamminiamo verso un nuovo anno, vorrei invitare tutti a riconoscere questo fatto, per vincere l’indifferenza e conquistare la pace. Certo è che l’atteggiamento dell’indifferente, di chi chiude il cuore per non prendere in considerazione gli altri, di chi chiude gli occhi per non vedere ciò che lo circonda o si scansa per non essere toccato dai problemi altrui, caratterizza una tipologia umana piuttosto diffusa e presente in ogni epoca della storia. Tuttavia, ai nostri giorni esso ha superato decisamente l’ambito individuale per assumere una dimensione globale e produrre il fenomeno della ‘globalizzazione dell’indifferenza’”. L’invito infine alla Chiesa di testimoniare in prima persona la misericordia.