Arrivano i primi aggiornamenti e notizie più approfondite dall’America per quanto riguarda la mattinata di allerta che sta agitando Los Angeles: per ordine della polizia sono state chiuse tutte le scuole della metropoli per un allarme bomba che sta tenendo tutti col fiato sospeso. Al momento di azioni terroristiche però non ci sono state, anche se il rischio per esplosivi presenti in zainetti o altri pacchi o oggetti è comunque considerato come credibile, per questo motivo l’ordine di chiusura a tutte le scuole angeline. Sono circa 640mila gli studenti delle scuole pubbliche che sono rimasti a casa in questa mattinata americana (orario locale là e attorno alle 8 della mattina), una prima volta storica che riflette il grande timore di attentati che sta prendendo l’America di nuovo dopo l’11 settembre, risvegliato dall’attentato di San Bernardino, sempre in California. «Chiediamo ai genitori non mandare i figli a scuola», ha detto il presidente dello Unified School District di Los Angeles.
Un allarme bomba giudicato credibile dalle forze speciali americane sta tenendo Los Angeles sotto scacco, con la chiusura immediata di tutte le scuole e i controlli scattati all’unisono in tutta la metropoli della California. L’ordine sulle scuole parla di “chiusura a tempo indeterminato” per il rischio bomba che viene giudicato credibile come minaccia: anche gli scuola bus sono stati richiamati tutti nelle proprie basi scolastiche, anche se erano già in strada per il normale servizio di trasporto (a Los Angeles sono infatti circa le 8 del mattino). L’appello parla in questi termini: «State lontani dai campus scolastici», con la psicosi da attentato che purtroppo ritorna in America dopo la tragedia del centro disabili di San Bernardino, tra l’altro sempre in California. Per saperne di più, clicca qui sul nostro approfondimento.
Dopo la mozione di sfiducia del Movimento 5 Stelle al ministro Maria Elena Boschi per la vicenda di Banca d’Etruria, arriva l’attacco frontale di tutto il centrodestra contro il governo Renzi per l’intera questione salva-banche che sta tenendo la politica italiana notevolmente in subbuglio da una settimana. Prima Matteo Salvini (Lega Nord) che attacca il premier e poi Renato Brunetta (Forza Italia) chiedono una mozione di sfiducia contro l’esecutivo: «domani presenteremo, tutto il centrodestra unito, alla Camera e al Senato, una mozione si sfiducia contro il governo. Boschi è solo una figlia di questo esecutivo, ma chi ha i più grandi conflitti di interesse è il premier Renzi», afferma i capogruppo alla Camera Brunetta. I motivi della presunta impossibilità di Renzi di governare? «È abusivo per prima cosa , non ha mai vinto le elezioni, ha solo vinto le primarie taroccate, secondo perché si basa su maggioranze frutto della compravendita politica di parlamentari», queste le durissime parole del braccio destro di Berlusconi. Ancora peggio Salvini che imputa al primo ministro la colpa del suicidio del pensionato dopo il fallimento delle varie banche che ha fatto scattare questo intero clima di polemica.
Torna al centro della scena l’ex direttore del Tg1, Augusto Minzolini: arrivata da poche ore la notizia della sua condanna a 4 mesi di reclusione per l’accusa di abuso d’ufficio nei confronti della giornalista – ora corrispondente Rai da New York – Tiziana Ferrario. La vicenda riguarda appunto la rimozione nel 2010 della conduttrice dal Tg1 delle 20 e la decisione arriva direttamente dal Tribunale di Roma che ha deciso di condannare l’attuale senatore di Forza Italia Minzolini. Passa dunque il piano di accusa del pm Sergio Colaiocco che aveva accusato l’ex direttore di demansionamento della Ferrario a seguito dei suoi rilievi sulla presunta imparzialità di Minzolini in seguito alla conclusione del processo Mills. L’accusa ha puntato tutto sulla «conseguenza dei una vendetta» e conseguente abuso d’ufficio per un direttore di una testata del servizio pubblico all’epoca dei fatti. Il commento di Minzolini è immediato: «sono allibito, me l’hanno comunicato i miei avvocati ed è pura follia», afferma il senatore azzurro a LaPresse. «La demansionata è a New York come corrispondente al momento: in pratica cambiare una conduttrice che ha alle spalle 28 anni di video, proponendole di andare a New York e promuovendola a caporedattore, cosa che non era, è un reato».
Mattina convulsa sulle Autostrade Italiane che hanno registrato un enorme tamponamento a causa della nebbia fittissima sulla bassa Pianura Padana fino alla zona di Ferrara. Alle ore 9.15 sull’A13 Bologna-Padova tra Altedo e l’uscita Ferrara Sud si è creato un maxi tamponamento a catena con 50 veicoli coinvolti con molti feriti tra cui due gravi. La fitta nebbia in carreggiata ha determinato il sinistro con l’arteria che immediatamente è stata chiusa in entrambe le direzioni: questo perché sull’altra carreggiata poco dopo si è creato un altro incidente per via della distrazione con gli automobilisti che guardavano nell’altra corsi il maxi incidente e ne hanno provocato un altro meno grave. Caselli chiusi nella tratta, vigili del fuoco subito in azione assieme alla polizia stradale: Autostrade per l’Italia consiglia dunque a utenti che vanno verso Padova di uscire ad Altedo e rientrare a Ferrara sud, percorso inverso invece per chi è diretto verso Bologna.
La guerra aperta al governo è appena iniziata e vede coinvolta la ministra delle Riforme Maria Elena Boschi per le questioni legate alla Banca d’Etruria e in generale per il decreto salva-banche con il quale il governo Renzi sta incontrando moltissime polemiche e ostacoli da parte delle opposizioni. Il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione si sfiducia contro la Boschi «per il coinvolgimento personale e familiare nelle vicende in relazione ai recenti provvedimenti che hanno interessato l’istituto di credito Banca d’Etruria». Beppe Grillo sul suo blog ha scritto e lanciato l’hashtag “sfiduciamo la Boschi” accusando il ministro di un «conflitto di interessi inaccettabile: il governo deve fare gli interessi dei cittadini non dai partenti e degli amici di premier e ministri», si legge con un posto anonimo sul sito del leader 5 Stelle, dunque imputabile allo stesso Grillo. Piccata la replica della Boschi: «Discuteremo, voteremo e vedremo in Aula chi ha la maggioranza».
E’ morto nella notte Armando Cossutta. Protagonista della vita politica italiana, e grande anima della sinistra comunista, aveva 89 anni e ha accompagnato tutte le fasi dell’evoluzione della sinistra rimanendo fermo su posizioni comuniste e filosovietiche. Un altro pezzo di quella cultura politica che forse oggi si consegna definitivamente ai libri di storia. Clicca qui per il nostro focus, con l’approfondimento sulla sua carriera e le ultime iniziative legate al suo nome.
Duro monito del presidente americano Barak Obama, contro i vertici dello stato islamico, rei di alimentare il clima di terrorismo mondiale. L’uomo più potente al mondo non si nasconde e cerca di serrare l’alleanza contro il califfato, minacciando in prima persona i vertici dell’Isis. Obama non dimentica di ringraziare gli alleati e cita specificatamente il nostro paese, ringraziandolo per l’impegno ed evidenziando che i vertici politici e militari del “belpaese”, stanno considerevolmente aumentando l’impegno per la lotta al terrorismo internazionale. “Li abbiamo colpiti al cuore e renderemo loro sempre più difficile avvelenare il mondo”. Allarme avanzata Isis verso pozzi petrolio Libia. Maestro in Francia inventa accoltellamento da parte di Isis. Siriano fermato a Ragusa, dal telefonino legami con Jihad
Bruxelles chiede accelerazione su ‘cornice legale’ hotspot, con uso forza per prelievo impronte e trattenendo più a lungo chi oppone resistenza. Una sola struttura operativa, aprire Pozzallo e P.Empedocle. Capo Stato, chiudere porte equivale a cancellare conquiste civili. “non transigiamo su identificazione. Sui fotosegnalamenti dei migranti non transigiamo, siamo già vicini al 100%, ed il capo della polizia, Alessandro Pansa, incontrerà tutti i questori per ribadire questa linea.” Ha dichiarato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano.
Via libera emendamento in Commissione Bilancio, che prevede l’istituzione della figura di un intermediario finanziario che acquista l’immobile per concederlo al beneficiario che paga una sorta d’affitto e al raggiungimento di una certa somma poi può riscattarlo acquistandone in via definitiva la proprietà, come accade per la pratica del leasing per le auto. Per le pensioni invece è finalmente introdotta, con un anno di anticipo, la No tax area a 8.000 euro dal 2016. L’emendamento bilancerebbe gli effetti negativi della deflazione sulle pensioni ma non conterrebbe le norme per l’opzione Donna.
Non si placano le polemiche dopo l’emissione del cosiddetto “salva banche”, varato dal governo per permettere il salvataggio di quattro piccoli istituti bancari territoriali. Il M5S ha presentato in aula una mozione di sfiducia sul Ministro per i rapporti con il parlamento, Maria Elena Boschi. È la sua la figura più controversa, essendo figlia del vicepresidente della banca d’Etruria salvata dal decreto contestato. Tranquillità viene dagli esponenti del governo, sicuri di avere in aula i numeri necessari per salvare la fedelissima di Matteo Renzi.
Gli indiani di Mahindra acquisiscono un altro marchio storico dell’automobilismo italiano. L’operazione valutata dagli analisti oltre 50 milioni di euro, più 110 milioni di garanzie sui debiti, è stata svelata dal presidente della storica casa di design automobilistico. Paolo Pininfarina ha voluto rassicurare gli investitori italiani, ma il titolo è crollato in borsa perdendo oltre il 60 %, rispetto al valore della chiusura dell’ultima seduta borsistica. Il presidente Pininfarina ha dichiarato: “E’ e resterà italiana”
L’Amministratore delegato di FCA, non esclude un prossimo ritorno alle corse per il marchio Alfa Romeo. Marchionne durante la conferenza stampa di fine anno sottolinea l’importanza del reparto corse, all’interno di un marchio storico come quello del Biscione e per questo non esclude nel futuro la nascita di un nuovo comparto sportivo sotto la bandiera dell’Alfa Romeo. L’alto dirigente è prodigo di complimenti verso i piloti Ferrari, a suo dire autori di un’ottima stagione agonistica.
L’urna francese è stata nefasta per le squadre italiane che sicuramente hanno pescato il peggio possibile. Brutti gli accoppiamenti per le compagini impiegate in Europa League. La Lazio ha pescato l‘ostica squadra turca del Galatasaray, il Napoli da prima del girone si confronterà con il Villareal e la Fiorentina con il Tottenham. Ancora peggio è andata a Juve e Roma, che dovranno vedersela rispettivamente con Bayern Monaco e Real Madrid. Delusione tra i tifosi e tra le dirigenze delle cinque squadre nostrane, che saranno chiamate a delle imprese veramente al limite del possibile.