E alla fine dopo 32 votazioni l’ultima è quella buona: eletti i tre giudici della Consulta dopo la svolta di oggi pomeriggio e l’accordo lampo con il Movimento Cinque Stelle da parte del Partito Democratico. Via dunque l’accordo con Forza Italia dopo lo scontro durissimo di oggi in aula tra Renzi e il capogruppo alla Camera di FI, Renato Brunetta: entrano dunque a far parte della Corte Costituzionale Augusto Barbera con 581 voti, Franco Modugno con 609 voti e Giulio Prosperetti con 585 voti. Il Parlamento riunito ha così deciso, con l’uscita dall’aula di Forza Italia per protesta dopo i fatti di oggi e il cambio di strategia del Pd renziano. Vince dunque la linea grillina che dopo aver fatto saltare per 31 volte consecutive le terzine di nomi per via della presenza di Francesco Paolo Sisto, spalleggiato da Berlusconi: il candidato Cinque Stelle Modugno ottiene la maggioranza dei voti, e viene eletto assieme all’uomo forte Pd, Barbera, e al candidato dei centristi popolari Prosperetti.
Ancora allarme, ancora America e ancora in un luogo scolastico: stavolta è l’università del Texas di Arlington che scrive nella propria homepage l’inquietante avviso di un uomo bianco armato e vestito con una tutta mimetica che sarebbe nella facoltà di architettura. Agli studenti e al personale è stato ovviamente ordinato di ripararsi e se possibile fuggire, mentre dalle prima immagini che arrivano dalle televisioni internazionali mostrano la polizia che al momento sta monitorando la situazione con controlli del caso, senza ancora il panico visto che non è stato confermato ancora nulla e non ci sono feriti al momento. Il Texas è ancora al centro dei timori, dopo che solo 3 giorni fa un poliziotto aveva ucciso uno studente armato di ascia che era entrato nella Univeristy of North Texas e che avrebbe minacciato con l’arma contundente alcuni presenti. Un’America sempre più sotto tiro anche di mitomani e con l’annoso problema della polizia che con un “grilletto facile” spesso trasforma un problema che non c’è in un’omicidio, una presunta aggressione in una strage.
Attimi di terrore a Parigi qualche ora fa quando un’auto ha forzato a tutta forza l’ingresso principale di Les Invalides, il complesso monumentale parigini: la vettura è entrata all’interno del cortile d’onore dell’edificio. A quel punto un gendarme ha dovuto sparare anche se non ha ferito l’uomo alla guida che in seguito è stato immobilizzato e arrestato. Sarebbe sconosciuto ai servizi segreti e anche alla polizia l’identità dell’uomo che al momento viene interrogato per comprendere la natura e le motivazioni di un gesto folle che poteva essenzialmente essere riferibile ad un attacco terroristico, praticamente un mese dopo la strage del 13 novembre che ha cambiato per sempre la storia della Francia e di tutta l’Europa. Sempre di oggi la notizia invece di due arresti in Austria che potrebbero essere legati agli attentati di Parigi, con i sospetti jihadisti dell’Isis che avrebbero un forte legame con la cellula omicida della strage al Bataclan e per le vie della capitale.
E alla fine dopo 3 fumate nere e dopo sopratutto gli scontri di oggi in aula alla Camera tra il premier Renzi e il capogruppo Forza Italia, Renato Brunetta, sembra che vi sia l’accordo sull’elezioni dei giudici della Consulta tra il Pd e il Movimento 5 Stelle. In molti ambienti del parlamento ormai è dato per certo che il voto di oggi alle 19 avrà finalmente esito positivo per l’elezione tre giudici per la Corte Costituzionale. Dopo che l’accordo con Forza Italia e Area Popolare non aveva funzionato per l’ostruzione del M5s in Parlamento, Renzi cambia decisamente strategia e approfitta dello scontro di oggi con Forza Italia per virare verso i grillini e proporre l’accordo con loro: il tris di nomi ora in campo è Augusto Barbera (area Pd), Franco Modugno (area M5S) e Giulio Prosperetti, che sarebbe appoggiato dal centro Popolare. Negli ambienti azzurri più “estremisti” si festeggia perché in questo modo si “ritorna a fare vera opposizione, con Renzi che ha dimostrato per l’ennesima volta che non tiene fede alla parola data”. Cosa avverrà poi oggi in Aula lo sapremo verso sera, ma il cambio di rotta sembra essere decisivo e incontrovertibile: il via libera di Renzi va incontro a centristi e grillini ma esclude gli azzurri, dopo il comportamento di oggi di Brunetta, rivelano fonti dem all’Ansa.
Dall’Austria arriva un’ultim’ora legata ancora agli attentati di Parigi del 13 novembre scorso: due persone sono state arrestati per aver una presunta connessioni con la strage Isis per le vie di Parigi, lo hanno reso noto gli inquirenti e i media nazionali austriaci. Sono due sospetti jihadisti francesi dell’Is che sono stati fermati ieri a Salisburgo che si sarebbero finti rifugiati: «due persone provenienti dal medioriente sono state arrestate nel week-end, e si indaga su eventuali collegamenti con gli attacchi di Parigi», riferisce Robert Holzleitner, portavoce della procura di Salisburgo. I due finti rifugiati sono stati arrestati un un centro di accoglienza della bella città austriaca: sarebbero tra l’altro entrati in Austria lo scorso ottobre assieme ad alcuni membri della cellula che ha compiuto il massacro del 13 novembre, ma su questo chiaramente si dovrà aspettare il corso delle indagini e gli interrogatori. Per vedere tutte le ultime informazioni e novità sulla lotta al terrorismo, clicca qui per il nostro approfondimento con tutti i dettagli.
Durante la relazione del premier Matteo Renzi alla Camera dei deputati pochi minuti da in vista del Consiglio Europeo prossimo, è avvenuto un durissimo scontro con il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, con uno scambio di parole dai toni molto accesi. Motivo dello scontro è l’accusa di Brunetta al Premier di aver fatto una legge di stabilità piena di “mance e marchette”: la replica ovviamente non si fa attendere con i toni alti di Renzi che attacca in questo modo. «Se tutto ciò che facciamo è una mancia indecente, mi chiedo come si fa a definire tale 80 euro ai poliziotti e carabinieri quando notoriamente non hanno redditi milionari ed è certamente un sostegno alla loro vita quotidiana!». Ma non si ferma qui il premier, che andando avanti afferma anche alcune critiche a precedenti simili compiuti da Brunetta quando era ministro: «Come si fa quando si è fatto il ministro della funzione pubblica e si è votato il decreto “contenimento della spesa” con il quale avete bloccato i contratti delle forze di sicurezza? Noi abbiamo sbloccato ciò che avete bloccato, come si fa a prendere in giro il parlamento italiano? La prego Brunetta, torni in sé!».
È morto nella notte, nella sua villa Wanda ad Arezzo dove era tenuto ancora agli arresti domiciliari all’età di 96 anni, Licio Gelli, lo storico fondatore della Loggia massonica P2 (Propaganda 2). Muore uno dei protagonisti in negativo dell’Italia novecentesca, una persona che con sé si porta via una serie di misteri ancora sconosciuti a molti su fatti, a stragi, compromessi e sotterfugi della storia politica e sociale italiana. Una serie interminabile di inchieste e di accuse per diretta o indiretta responsabilità, tra cui la strage di Bologna del 1980 dove fu condannato per depistaggio e calunnie, il crack Sindona del Banco Ambrosiano per il quale è stato poi condannato fino alla morte di ieri per malattia, per non parlare poi delle sue alleanze col mondo imprenditoriale e sociale italiano, con la fondazione della “venerabile” loggia P2. Un uomo per tutte le stagioni della politica che fu anche tirato in ballo sul presunto progetto Gladio con il quale la Cia e alcuni reparti dei servizi segreti italiani avrebbero fermato l’avanzata comunista nell’Italia del dopo guerra e in pieno boom economico. Per saperne di più, clicca qui il nostro approfondimento con tutti i dettagli.
I militari si aggiungeranno ai 750 che partecipano all’operazione ‘Prima Parthicà. La diga è danneggiata e se crollasse Baghdad sarebbe distrutta. «Siamo in Iraq – spiega Renzi – per l’addestramento ma anche con un’operazione nella diga di Mosul, cuore di un’area molto pericolosa al confine con lo stato islamico». L’operazione, che porterà gli italiani in prima linea rappresenta un salto di qualità nella lotta contro l’Isis da parte dello stato italiano. Il Gruppo Trevi, che ha vinto la commessa, del valore di oltre 2 miliardi di dollari verrà quindi messa in condizioni di lavorare alla diga, che è pericolante e rischia di crollare, dall’ingente spiegamento di forze militari.
Un “credibile” allarme bomba, ha lasciato a casa più di mezzo milione di studenti nella città di Los Angeles. L’allarme giunto nella mattinata americana è stato creduto fondato dagli organi federali americani, che hanno deciso una misura fino adesso mai presa: quella della chiusura totale delle scuole. La minaccia giunta via mail al soprintendente scolastico, Ramon Cortine, era “abbastanza circostanziata” e parlava di zainetti esplosivi, lasciati in molte scuole del distretto. Visto il tenore della minaccia, che è giunta tramite un indirizzo IP europeo, le autorità hanno optato per la chiusura totale degli edifici scolastici. Le successive verifiche, fin ora, non hanno dato esito, e già da domani le lezioni dovrebbero riprendere regolarmente.
Il presidente del consiglio Renzi ritorna sul “decreto salva banche” e difende l’operato del governo, sostenendo apertamente per la prima volta il ministro Boschi. Il massimo esponente del PD rilancia al mittente le accuse di aver operato favoritismi e sottolinea di aver dato disposizioni per l’azzeramento del consiglio di amministrazione della banca d’Etruria. Sotto il punto di vista politico, nella giornata giunge l’apertura da parte di Forza Italia alla mozione di sfiducia, presentata ieri contro il ministro Boschi (figlia del vice presidente della banca d’Etruria), i parlamentari forzisti potrebbero così appoggiare in aula, la richiesta di allontanamento del Ministro.
Nuovo emendamento. Lorenzin: ‘Risorse da risparmi nelle Regioni. Sindacati: ‘Sciopero medici confermato, nodo sostenibilità Ssn’. Via supertassa sugli yacht, proroga a pensionamento anticipato donne se avanzano fondi. Boeri: ‘Inps ha accumulato 95mld di crediti contributivi. Intanto a ottobre l’indebitamento è salito di 19,8 miliardi arrivando al massimo storico raggiunto lo scorso maggio. Nei primi 10 mesi il debito è cresciuto di 75,9 miliardi. E’ svolta infine per il pagamento delle soste cittadine, dal primo luglio 2016 si potrà pagare anche il parchimetro sulle strisce blu con bancomat e carte di credito, provvedimento sempre inserito nel nuovo emendamento alla legge di Stabilità.
Battaglia in assemblea. La proposta non raggiunge il quorum dei due terzi, sì dal 62,25%. Il 36,1% si astiene. Entrano nel board De Puyfontaine, Roussel, Philippe e Herzog. Ma non passa la richiesta di svincolarli dalla clausola di non concorrenza. Il presidente di Telecom, Giuseppe Recchi: “Senza conversione perdiamo un’opportunita”. Domani, comunque, ha aggiunto sempre il manager “si terrà il primo cda con la presenza dei nuovi consiglieri di Vivendi”. D’altro canto, la concorrenza tra i gruppi Vivendi e Telecom si profila solamente sul piano delle piattaforme Daily Motion, di proprietà del gruppo transalpino e Tim Visione, di Telecom Italia.
Due morti, questo il bilancio della tragedia avvenuta questa notte a Sesto San Giovanni (MI). L’uccisione multipla è stata compiuta presso quella che era un’insospettabile famiglia normale, per mano del figlio, che nel passato ha avuto problemi psicologici però. Il 26enne, Davide Mugnos, è stato sottoposto a provvedimento di fermo, tramutato in seguito in arresto. Schiaccianti le prove raccolte negli attimi successivi alla tragedia, corroborate dalla confessione piena da parte del giovane assassino. Stupore per la tragedia è stata espressa dagli abitanti del quartiere che hanno accolto l’accaduto come un fulmine a ciel sereno.
Il procuratore generale della Suprema Corte, Nello Rossi, ha chiesto una “parziale revisione” della sentenza che assolveva i cinque medici coinvolti nel caso Cucchi. Rossi parla di “evidente sciatteria all’ospedale Pertini”, soprattutto da parte dei cinque medici, coinvolti a vario titolo nelle cure al giovane arrestato, successivamente deceduto. Durante la requisitoria, il PG parla di un “violentissimo pestaggio” effettuato nei momenti precedenti al trasferimento presso la struttura sanitaria. Pestaggio non denunciato dal Cucchi per l’evidente sua volontà di “coprire la droga”, che era stata rinvenuta durante il suo arresto. Soddisfazione espressa dalla sorella di Cucchi, che prende atto che per la prima volta si parla ufficialmente del “pestaggio” cui fu sottoposto il fratello.
Durante la cerimonia di consegna dei collari d’oro, il CONI ha incassato il pieno appoggio del governo riguardo alla candidatura di Roma come sede delle Olimpiadi per il 2024. Il presidente del Consiglio ha, infatti, dato “ampia disponibilità” per supportare una candidatura che avrebbe qualcosa di storico, e che potrebbe rilanciare l’immagine di quell’Italia vincente, già emersa nell’occasione dell’organizzazione di Expo 2015. Il presidente del Coni, Malagò ha commentato: “Adesso parto ancora più ottimista: il Governo è al nostro fianco e questo ci dà maggiore vigore nei confronti del mondo olimpico”.