Gli italiani potranno passare le feste in serenità, senza l’incubo di una cartella esattoriale di Equitalia. La società, attraverso il suo amministratore delegato, Ernesto Maria Ruffini, ha spiegato che, salvo casi inderogabili, dal 24 dicembre al 6 gennaio non verranno recapitate cartelle esattoriali. Ruffini ha spiegato che si tratta di un atto di attenzione verso famiglie e imprese “con cui stringere un nuovo Patto”. Equitalia non vuole sostanzialmente apparire come contro i cittadini, togliendosi di dosso un’immagine che dopo il 2011 è piuttosto comune tra gli italiani. Dunque ci sarà una “tregua di Natale”, ma ciò non toglie che passata l’Epifania le cartelle continueranno ad arrivare.



Matteo Renzi è stato ospite de L’Arena, in onda su Rai 1, durante il pomeriggio. Naturalmente ha commentato la Legge di stabilità che è stata approvata nella notte dalla Camera, sottilineando come tagli le tasse, in particolare grazie all’abolizione della Tasi sulla prima casa. Il Premier ha fatto anche un bilancio dell’anno che sta per concludersi, dicendo che, nonostante sia andato meglio del 2014, non si ritiene del tutto soddisfatto. Quindi ha detto che l’anno prossimo il Pil crescerà dell’1,5%. “L’importante è che ci credano gli italiani, è tutto nelle nostre mani”, ha spiegato il Premier. In ogni caso il deficit sta scendendo. “L’Europa vorrebbe che scendesse ancora di più, ma questo è il minor deficit degli ultimi dieci anni”, ha aggiunto.



Questa notte la Camera dei deputati ha approvato la Legge di stabilità, che dovrà tornare ora al Senato in terza lettura. Il provvedimento è molto ampio, e comprende misure che vanno dal pagamento del canone Rai in bolletta all’abolizione della Tasi sulla prima casa, dall’aumento della no tax area per i pensionati alla soglia per il pagamento in contanti a 3.000 euro. Ogni modifica rischierebbe quindi di creare non pochi problemi, considerato anche che la fine dell’anno è ormai imminente. La Legge di stabilità dovrebbe arrivare domani in commissione Bilancio al Senato per approdare poi in aula al massimo mercoledì. Per evitare ogni eventuale spiacevole “incidente”, il Governo sembra intenzionato a porre la fiducia al testo, così da renderne molto più certa l’approvazione nei tempi stabiliti.



L’allarme è scattato e l’aereo è stato fatto atterare a Mombasa. Ma sul volo Air France che dalle Mauritius stava facendo rotta a Parigi pare non ci fosse alcuna bomba. Questo almeno è quello che sostengono alcuni media francesi. Dato che i controlli delle autorità keniota sono ancora in corso, è impossibile avere una conferma sull’autencità dell’ordigno che, secondo le ultime ipotesi, potrebbe essere stato addirittura portato (in parti divise) da due passeggeri tra di loro parenti. Se questa ipotesi venisse confermata, ci si troverebbe di fronte a qualcosa di diverso da un falso allarme bomba. La cosa somiglierebbe di più a un procurato allarme, le cui ragioni sarebbero poi tutte da scoprire. Per il momento si resta in attesa della conferma o della smentita di esplosivo a bordo dell’aereo, costretto all’atterraggio di emergenza in Kenya.

Paura fortissima e arrivano le ultime notizie da Mombasa che confermano il tutto: stava per accadere un altro attacco terroristico su un volo, questa volta di Air France che dalle Mauritius stava facendo rotta su Parigi nella notte tra sabato e domenica. L’ordigno è stato trovato, pare, in una toilette e a quel punto è stato indetto subito un atterraggio di emergenza sullo scalo di Mombasa in Kenya dove l’aereo è stato subito evacuato e la bomba portata in un luogo sicuro dagli artificieri. Spiegano in una nota pochi minuti fa le autorità aeroportuali kenyane che l’ordigno c’era ed è stato portato via dalla Marina dopo aver messo in sicurezza l’intero aeroporto di Mombasa. In un altro comunicato Ai France ha confermato che i passeggeri sono stati evacuati dagli scivoli dell’aereo e presi in cura dal personale di Mombasa. «È in corso invece un’indagine guidate dalle autorità per identificare la natura della minaccia», e già si parla di due sospetti con la Francia che torna a rivivere l’incubo degli attentati dato che si trattava proprio di un volo francese con destinazione Parigi.

Grande timore in questi minuti a Torino con l’ennesimo allarme terrorismo dopo i fatti di Parigi che coinvolgono le principali città italiane con monumenti storici: circa un’ora fa è il 112 di Torino ad aver ricevuto una telefonata anonima che annunciava l’allarme bomba sulla Mole Antonelliana, il monumento simbolo di Torino con all’interno anche il prestigioso museo nazionale del cinema. In pochi minuti è scattata l’operazione evacuazione dell’intero monumento con tanti turisti e torinesi presenti all’interno, essendo domenica. Carabinieri e artificieri sono in corso d’opera in questo momento e i numerosi visitatori stanno con celerità ma senza panico, raccontano, lasciano la Mole. L’area attorno alla torre è stata ovviamente transennata: la segnalazione arrivata, racconta la Stampa, è stata questa. «C’è  una bomba dentro la Mole, scoppierà tra un’ora e mezza».

Nella notte arriva il voto tanto atteso dal Governo Renzi ovvero quello alla Camera sull’approvazione della Legge di Stabilità ed è notizia positiva per l’esecutivo: con 297 voti a favore e 93 contrari (4 astenuti) passa il ddl di Stabilità 2016 con il testo che ora passa allo scoglio più difficile ovvero il Senato. Il provvedimento prevede, nella sua ultima forma, oltre mille commi approvati all’ultimo momento, con il valore economico della manovra che sale, pesando ora circa 35,4 miliardi di euro contro i 29,miliardi iniziali. L’aumento dipende dalle questioni sicurezza e cultura approvati in Commissione Bilancio della Camera dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre scorso. Per intenderci, l’annuncio degli 80 euro in più per ogni poliziotto e forze dell’ordine, i fondi contro il cyber crime e le nuove attrezzature valgono da soli circa 2.4 miliardi di euro. Norma importante quella sulle famiglie: ci sarà una card “carta della famiglia” che potrà essere data ai nuclei famigliari con 3 o più figli minorenni: con questa carta sarà possibile ottener sconti a servizi privati e pubblici che aderiranno all’iniziativa, o anche acquisto di beni e servizi.

Decisione immediata dell Turchia che ha ritirato le truppe da Mosul in Turchia dopo le parole pronunciate dal Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. L’ha annunciato il Ministro degli Esteri. L’uomo era stato protagonista di un lungo colloquio telefonico con il Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoganm nella quale si era discusso sul conflitto tra Ankara e Bagdad. Obama ha sottolineato che la via giusta da seguire è quella del rispetto dell’integrita territoriale dell’Iraq. I due leader politici lavoreranno insieme per cercare di abbassare il livello di tensione creato.

Arriva un duro attacco del Premier turco Davutoglu nei confronti del Presidente russo Vladimir Putin. Il quotidiano Hurriyet ha riportato le parole di risposta a quelle che Putin aveva pronunciato dopo l’abbattimento del cacciabombardiere Sukhoi 24, definendola una scelta della Turchia solo per fare piacere agli Stati Uniti. Davutoglu ha evidenziato: “Forse Putin sta ricordando i vecchi tempi al Kgb. Il Kgp però è morto da molto tempo e l’era della propaganda in stile sovietico è storia“.

Ci sono delle novità importanti per le famiglie numerose nella manovra che sta lanciando il nostro paese. Arriverà la ”Carta Familiga” per chi ha nel gruppo familiare almeno tre minori a carico. Si parla di riduzioni importanti sui trasporti, sulla cultura e su attività sportive e turistiche. Sarà possibile richiederla in base all’Isee e consentirà di ottenere delle agevolazioni. Inizialmente si parlava di tre figli sotto i ventisei anni, ma poi nonostante la crisi di lavoro anche per i giovani si è deciso di restringere il campo ai minorenni.

Vincenzo De Luca, presidente della giunta regionale della Campania, ha attaccato Luigi De Maio, il vicepresidente della Camera ed esponente di M5S, accostandolo al protagonista dei fumetti Charlie Brown. De Luca ha così parlato ai microfoni di Lira Tv: “L’ho sfidato al dibattito publico sulla trasparenza amministrativa, ma lo sto ancora aspettando. In passato mi ha accusato in tv di fare clientele sulla sanità, non è vero io le combatto e lo dimostra l’abolizione dell’Arsan. Vuole candidarsi a premier e cosa ha fatto per poter ricoprire questo ruolo? Il webmaster? Lo steward nella tribuna autorità dello Stadio San Paolo? Il manovale? Forse questa era la sua vera vocazione e sicuramente dopo un po’ sarebbe diventato carpentiere“.

Grandi novità nella giornata di ieri per Veneto Banca. Questa infatti ha approvato con il 97% dei consensi il passaggio della banca in società per azioni. Sono stati ben 11102 i voti positivi a questo cambiamento sul totale di 11430 con 244 contrari e 85 che si sono astenuti. La banca era in profondo rischio di fallimento con un rosso da fare davvero paura. E’ stato lanciato anche l’aumento di capitale da un milione di euro. Inoltre la Spa ha chiesto di entrare in Borsa.

Sarà una giornata davvero molto importante quella di oggi in Spagna dove 36 milioni di cittadini sono chiamati al voto alle nove di mattina per le elezioni legislative. Queste potrebbero segnare davvero un cambio storico per il paese iberico che fin dopo la morte del dittatore Francisco Franco era stato bipartitico. Il 41% degli elettori è ancora indeciso come stabilito da un recente sondaggio, i cambiamenti di questa svolta annunciata saranno immediati.

C’è grande confusione all’interno di Forza Italia. Silvio Berlusconi difende Renato Brunetta e smentisce quella che sembrava essere una cosa certa, cioè l’avvicendamento alla guida del gruppo politivo. Salvini ha deciso di non intromettersi nella questione, il segretario della Lega ha parlato così come riportato ad Adnkronos: “Non mi intrometterà nelle loro vicende interne. Mi interessa solo la ritrovata compattezza della coalizione”. Negli scorsi giorni si era parlato di un avvicendamento tra Brunetta e Mara Carfagna.