Nasce a Nimega il giorno otto maggio: i suoi genitori erano dei modesti lavoratori che cercavano di procurarsi il cibo e denaro in maniera onesta. San Pietro, che non sembrava essere felice della situazione della sua famiglia, si dedicò interamente alla religione e dopo aver compiuto ventidue anni, entrò a far parte dell’ordine dei gesuiti: egli fu il primo tedesco a far parte di questo particolare ordine. 



San Pietro ricevette un ordine ben preciso, ovvero diffondere la parola del Signore, visto che in Germania, il numero dei pagani e di coloro senza religione era veramente elevato. Viste le sue opera di conversione e gli ottimi risultati ottenuti da parte sua, San Pietro venne invitato a partecipare al concilio di Trento. 

Essendo professore di Teologia, San Pietro Canisio riusciva ad essere convincente nel diffondere la parola di Cristo e per questo motivo egli ottenne il consenso da parte di Papa Gregorio XIII ed anche dell’imperatorie Ferdinando I, il quale approvava il suo modo di fare. San Pietro era quindi venerato tantissimo da parte della popolazione tedesca, che lo riteneva molto importante nell’ambito religioso, visto che egli cercava di far capire alle persone la parola del Signore, senza però costringere le persone a seguire i suoi insegnamenti. 

Negli ultimi anni della sua vita, durante i quali parlò anche di nuove dottrine, San Pietro si trasferì in Svizzera, dove perse la vita dopo diversi trasferimenti del monastero di Sankt Michael. San Pietro venne sepolto nei pressi della Chiesa di Friburgo, dove visse per diverso tempo prima di passare a miglior vita. 

È considerato come il patrono di gran parte della Germania, anche se la sua festa, sul suolo tedesco, viene festeggiata esattamente il ventisette aprile, mentre il ventuno dicembre non viene ricordato molto in questa zona. 

Parlando delle due feste tedesche, il ventuno dicembre, così come in Italia, il culto del Santo viene ricordato in parte, come delle piccole celebrazioni religiose dove San Pietro viene nominato ripetutamente durante la messa. Inoltre, nella maggior parte dei casi, la storia di San Pietro viene brevemente accennata: il sacerdote cristiano racconta brevemente la sua vita, affrontando i pezzi maggiormente importanti e le opere che, il futuro Santo riuscii a compiere durante la sua vita.  Ad aprile invece, qualche processione, specialmente sul suolo tedesco, viene effettuata mentre, nel resto del mondo, la figura di San Pietro non viene nemmeno ricordata durante la funzione religiosa. Oltre alla processione,San Pietro viene celebrato con delle sagre tedesche che hanno una durata pari ad un giorno, dove la funzione religiosa assume un’importanza maggiore rispetto appunto alla festa che segue. 

San Michea, un profeta vissuto diversi secoli prima di Cristo, viene ricordato nel giorno di San Pietro Canisio: egli annunciò la nascita del vero salvatore, sostenendo che egli sarebbe vissuto a Betlemme, ed inoltre Michea decise anche di schierarsi in difesa di coloro che subivano delle ingiustizie e degli oppressi. Inoltre, il Santo cercò di aiutare la popolazione, seppur venne fatto catturare e giustiziare, in quanto le sue parole stavano agitando la popolazione locale. Sant’Anastasio il Giovane, che succedette ad Anastasio il vecchio, era un predicatore che cercò di convertire a forza i giudei, in maniera che la parola del Signore potesse essere conosciuta anche dalla popolazione. Questo non fu approvato dall’Imperatore Foca, che stanco delle parole di Anastasio, lo fece catturare e punire: venne legato con delle catene e trascinato per tutta la città. Inoltre, il ventuno dicembre, dopo diverse torture, venne mutilato ripetutamente e gettato al rogo.