In appello arriva l’assoluzione dall’accusa di terrorismo per i austro giovani anarchici del movimento No Tav che il 14 maggio 2013 attaccarono il cantiere Tav di Chiomonte, in val di Susa. Questa sentenza è stata ovviamente salutata con molto clamore da tutto il movimento No Tav che fuori dall’aula di tribunale ha salutata o con abbracci e applausi per i quattro giovani arrestati e ora ai domiciliari: non è terrorismo, lo ha deciso la Corte d’Appello, anche se restano confermate le 4 condanne a 3 anni e mezzo di reclusione per altri reati minori. «Siamo soddisfatti del processo e ora ci auguriamo che la procura di Torino faccia autocritica sull’atteggiamento tenuto in questi anni sui No Tav», riferisce all’Ansa l’avvocato Claudio Bovaro, uno dei difensori dei quattro anarchici assolti da accusa di terrorismo. L’Accusa ha invece ricordato sempre oggi alla ripresa del processo d’appello per gli scontri a Chiomonte, come “il sabotaggio è considerato terrorismo dalla legge, ricordate il caso Feltrinelli”, le parole del Pg Marcello Maddalena, oggi a Torino.
In una intervista oggi ai colleghi de Il Fatto Quotidiano, parla il Crispino, uno dei componenti di spicco della Banda della Magliana, Maurizio Abbatino, 61 anni ed ex boss della associazione mafiosa di Roma. «Ho una taglia sulla testa, metto il piede a Roma e mi ammazzano. Carminati che ha preso la mia eredità mi vuole morto, e non solo lui», queste le parole di fuoco di Abbatino al Fatto che parla del responsabile numero uno dell’indagine su Mafia Capitale che è in corso a Roma, ovvero Massimo Carminati. «Lui ha avuto la fortuna di godere le protezioni dall’alto e di essere imputato nell’omicidio del giornalista Mino Pecorelli insieme ad Andreotti: ho elementi che mi fanno supporre che fu proprio lui, non è un mistero che quell’omicidio nacque nel nostro ambiente, nella banda della Magliana. Ordinato da altri, no lo eseguimmo». Andrà ovviamente poi distinto quanto si vero di quello che dice Abbasino, ma intanto si aprono nuovi scenari, l’ennesima volta, sul processo di Mafia Capitale e sul ruolo controverso e misterioso di Massimo Carminati.
Ancora Vittorio Sgarbi nel mezzo del ciclone per via delle ultime notizie che arrivano dall’ospedale di Modena dove è ricoverato dopo l’attacco di cuore avuto una settimana fa: «Mi dimetto da assessore di Urbino, anzi ci ripenso» non cambia mai il professore, critico d’arte e anche assessore alla Rivoluzione, cultura e Agricoltura di Urbino. «Essendo venute a mancare le regole elementari di lealtà e di rispetto delle deleghe pertinenti al mio ruolo di Urbino, ed essendo stata lesionata l’organica alleanze che con i Verdi articolo 9, mi vedeva nell’amministrazione di Urbino, ho deciso di rassegnare le mie dimissioni, non potendo condividere le scelte politiche e violazioni della legalità». La scelta dello scandalo è un albero di Natale piazzata in centro città che Sgarbi ha bollato come “inutile bruttura immorale” spiegando che se non fosse stato tolto, si sarebbe dimesso. Sarà davvero così? Intanto ci ha anche ripensato dicendo che vuole prima vedere il sindaco, ma essendo in ospedale i tempi sono molto più rallentati.
Nella notte ci sono stati tutti gli scrutini in Spagna che hanno visto vincere la tornata di elezioni 2015 di ieri con la maggioranza sugli altri partiti dei Popolari di Rajoy, ma con un rebus e un caos post voto incredibile. Il Psoe di Sanchez è arrivato secondo con qualche voto in più di Podemos, forse il vero vincitore visto che ora sarà l’ago della bilancia per la costruzione di una coalizione di governo. A livelli di numeri, Pp e Ciudadanos non hanno i numeri per formare un governo di centro destra, mentre Psoe e Podemos, con i voti dei separatisti catalani e della sinistra estrema li avrebbero per governare, ma non hanno vinto e dunque tocca sempre a Rajoy fare il primo passo. L’Europa spingerebbe per una coalizione larghe intese tra i due partiti convenzionali, popolari e socialisti, che però rappresenterebbero una sorta di “Partito della Nazione” in salsa spagnola e che difficilmente sarebbe ipotizzabile dato lo scontro storico che questi due partiti hanno avuto dopo la caduta del franchismo. Un vero rebus che il re Felipe Vi dovrà sciogliere nei prossimi mesi, per evitare la situazione del Belgio che per mesi, anzi anni, è rimasta senza governo: la Spagna (ma anche l’Europa) non possono permetterselo. Per saperne di più, clicca qui per la nostra analisi aggiornata sui risultati delle elezioni Spagna 2015.
Una notizia choc che però si attendeva, forse non così tanto clamore: la Fifa con i suoi scandali torna al centro della scena e questa volta nei suoi due, ormai ex, volti noti, Sepp Blatter e Michel Platini: sono stati infatti entrambi squalificati per 8 anni dal giudice per la commissione etica sportiva, all’interno del Comitato Etico Fifa. Abuso di potere e conflitto di interesse, sono queste le accuse per cui ora i due personaggi ora devono lasciare ogni incarico nel calcio, in ogni settore. La sentenza era attesa, magari non così pesante come è arrivata, ma pur sempre certa: Platini continua a credere ci sia un complotto alle spalle per “farlo” fuori alla vigilia del suo ingresso come uomo più importante nel calcio mondiale nel post Blatter, che invece la squalifica se l’aspettava eccome. Si appelleranno al Tribunale dello Sport ma intanto non potranno candidarsi per le elezioni del 27 febbraio alla presidenza della Fifa. Crolla un’intera era della Fifa, del calcio mondiale e di un mondo fatto di elementi pochi chiari e con tanti punti oscuri: era solo colpa loro? Platini c’entra come il rivale svizzero? Per ora sì, stando alla sentenza, ma le indagini continueranno con l’appello e si proverà a capire di più questa brutta faccenda sportivamente parlando. Per sapere tutti i dettagli e i motivi delle accuse, clicca qui per il nostro approfondimento.
Elezioni spagnole 2015, primi commenti. RajoY: avanti, ma governabilità difficile. Il Partido Popular di Mariano Rajoy arriva primo dopo lo scrutinio del 95% delle sezioni, che regalerebbero una fotografia affidabile dei risultati finali. PP primo quindi, col 28,7$ secondo le stime attuali, secondo il PSOE con il 22,1%, seguito a breve distanza da Podemos con il 20,6%. Si attesta al quarto posto, con solo 13,9% dei voti per ora, Ciudadanos. Le proiezioni attuali, molto vicine al risultato definitivo, mostrano quindi una situazione di non facile governabilità con ben 3 soggetti forti al comando futuro del paese.
Il referendum ha respinto la legge che regola l’istituto della famiglia e che ammetteva anche i matrimoni gay e l’adozione per le coppie omosessuali in Slovenia. I «no» alla legge hanno prevalso sui «si» (63% per l’abrogazione della legge contro il 37% dei sostenitori con il 93% dei voti conteggiati dalla Commissione elettorale. Abolita la legge voluta dal governo di centro sinistra. Mobilitazione della Chiesa e della vicina Croazia. L’attuale governo del primo ministro Miro Cerar, di centro-sinistra, ha sostenuto la nuova legge, mentre il principale partito di opposizione, cioè il Partito democratico sloveno di centro-destra, era contrario.
Ci sono segnali di ripresa, nel 2016 faremo più dell’1,5%. Deficit è al 2,4%, mai così da 10 anni. Rispetto Bankitalia, non scarico le responsabilità ma il sistema banche va riformato. M5S? Non era in Aula durante il voto alla legge di stabilità. Salvini? Faccia l’europarlamentare, non viaggetti in Russia. Renzi ha detto a proposito della Ue e dei rapporti con la Germania. “A volte mi girano le scatole, ed uso un francesismo, a rispettare tutte le regole. E una questione di credibilità, l’Italia ha sofferto per mancanza di credibilità. Noi lo facciamo ma anche voi le dovete rispettare, cari amici tedeschi”.
Governatore assicura: «Siamo intervenuti per evitare danni molto peggiori a risparmiatori e imprese. Non ho parlato con Renzi, collaboriamo con Cantone. Bankitalia istituzione seria, risparmi italiani al sicuro. Magistratura appurerà se ci sono stati reati. Situazione Banca Etruria deteriorata nel 2014. Ignazio Visco ha poi aggiunto in una lunga intervista a La Repubblica:”Spero anche io che chi ha sbagliato paghi. E sono certo che la magistratura agirà in tal senso per punire i responsabili di reati”,”Non vi è alcuna tensione col Governo, col quale collaboriamo e non vi è stata proprio alcuna polemica per la decisione di affidare gli arbitrati all’Autorità presieduta da Raffaele Cantone”.
Addio anche agli sgravi per le assunzioni e al superammortamento sugli investimenti delle imprese. Via il calo dell’Ires. Arriva la ‘carta famiglià per chi ha almeno 3 figli. Ministro: Passo avanti per crescita e lavoro, cala il debito. Pareggio di bilancio nel 2018. «Questo è il momento in cui tutti insieme dobbiamo spingere con ancora più determinazione perché l’oggettiva ripresa è partita in Italia grazie ai provvedimenti e le riforme. Nel 2015 abbiamo svoltato, nel 2016 acceleriamo». Così il premier Matteo Renzi dopo l’approvazione del Documento di economia e finanza (Def) in Consiglio dei ministri.
In un mese, Alleanza liberalpopolare-autonomie raddopierà i parlamentari, annuncia l’ex uomo forte di Forza Italia. Giro: “Ma Berlusconi raddoppierà i voti”. E Il leader forzista assicura: “Il centrodestra è già sopra il Pd”. Salvini, obiettivi per il 2016? “Meno immigrazione e più lavoro”, ed ha anche aggiunto: “Presto il candidato del centrodestra, non sarà un politico. Il nome prima della fine dell’anno o subito dopo l’inizio del 2016. Sarà un esponente della società civile, il candidato del centrodestra, non sarà un politico”. Su Berlusconi ha detto: “Non penso che ci vedremo, ci faremo gli auguri di Natale al telefono”
Il gruppo islamico libanese Hezbollah ha riferito che un loro comandante, Samir Qantar, è stato ucciso in un attacco aereo israeliano in Siria. Kantar, responsabile quando aveva solo 16 anni dell’assassinio di 4 israeliani nel 1979, fu rilasciato da Israele nel 2008 nell’ambito di uno scambio di prigionieri con le milizie sciite libanesi Hezbollah. Il raid arriva subito dopo i razzi lanciati dal Libano verso Israele, per la precisione tre razzi, lanciati dal sud del Libano, dalla zona di Tyre, verso Israele. Sono caduti nei pressi di Nahariya, nel nord del Paese, dove poco prima sono risuonate le sirene di allarme. Non sono segnalate vittime.