Gli avvocati difensori di Massimo Bossetti, unico accusato per la morte di Yara Gambirasio, hanno chiesto per il loro assistito gli arresti domiciliari, anche con l’uso del braccialetto elettronico per segnalare ogni suo possibile movimento. Il pm che conduce le indagini sul caso, Letizia Ruggeri, ha già detto di essere contraria alla richiesta, ma la Corte ha chiesto i cinque gironi di tempo previsti per prendere una decisione al proposito. Gli avvocati di Bossetti sostengono che non esistono più le condizioni per tenerlo in carcere e l’esigenza cautelare può essere assicurata con il braccialetto elettronico. La moglie dell’operaio si è detta fiduciosa di poterlo avere a casa per Natale, ma gli avvocati della famiglia Gambirasio si oppongono alla richiesta, in particolare Enrico Pelillo si è detto “sconvolto” per la richiesta: “L’imputato e la vittima appartengono a mondi diversi. Il primo è vivo, Yara è al Creatore”. E’ la terza volta quest’anno che vengono chiesti i domiciliari per Bossetti, sempre negati fino a oggi.