“Veni, vidi, web”, il nuovo libro di Gianroberto Casaleggio, guru del Movimento Cinque Stelle, è destinato a far discutere: in queste ore una delle polemiche se vogliamo più paradossali è quella derivata dal disegno ideologico del pentastellato che nella sua ultima fatica letteraria ha teorizzato la chiusura delle macellerie. Chi non l’ha presa bene sono stati ovviamente i macellai, che hanno visto difendere i loro interessi dal loro rappresentante più famoso in Italia, Dario Cecchini, sulle colonne de “L’Unità” commenta:”Non mangiare la carne è una libera scelta, ma che almeno la lascino anche agli altri“. Secondo Cecchini la tragicità dell’affermazione di Casaleggio risiede nel fatto che “gli dà retta un sacco di italiani”. Cecchini non ci sta a fare finta di nulla dinanzi alle affermazioni del pentastellato e rilancia:”Con tutto il rispetto, ma io da Grillo e Casaleggio non mi faccio imporre nulla“. Provocato sul fatto che magari un po’ della sua carne potrebbe fare bene a Casaleggio, il toscano risponde:”Mah, una secchiata d’acqua fredda in testa, questo sì che gli farebbe bene, al guru“, prima di chiudere in bellezza con un “Viva la ciccia” inteso come “godimento della vita“.