La Variante di Valico apre oggi al traffico autostradale, dopo undici anni di lavori. I costi per la sua creazione sono pari a sette miliardi di euro, più del previsto, secondo il preventivo calcolato ben diciassette anni fa. Il costo è aumentato del sessanta per cento, ma secondo Giovanni Castellucci, amministratore delegato della società Autostrade, non c’è da meravigliarsi dell’aumento, dato dalla lievitazione dei costi delle materie prime. Oltre al costo, i problemi riscontrati sono stati dati anche da numerose associazioni che volevano impedire il compimento di quest’opera, che ha portato via terreni e case agli abitanti della zona. Ad inaugurare la Variante di Valico era presente anche il premier Renzi, che ha premuto il tasto rosso, il simbolo che dichiara aperta la nuova tratta autostradale, percorsa subito dopo da decine di Fiat 500 tricolori. Ma proprio oggi, la A1 ha segnalato diversi rallentamenti, causati proprio dagli ultimi lavori per la nuova opera autostradale. Ci sono state due diverse code, una di dodici chilometri verso Firenze e un’altra più piccola di soli quattro chilometri presso Roncobilaccio e Aglio, causata da un veicolo in panne. Ma cos’è la Variante di Valico? E’ un tratto dell’autostrada A1 che rende meno difficoltoso il collegamento tra Bologna e Firenze. Inaugurata presso la città di Castiglione De’ Pepoli, la Variante ha il compito di collegare il territorio provinciale dei due capoluoghi del centro Italia, permettendo un risparmio di tempo ai viaggiatori che devono percorrere quella strada per lavoro o per piacere. La Variante di Valico inizia a Sasso Marconi e arriva fino a Barberino, collegando quindi Emilia Romagna e Toscana, per un totale di cinquantanove chilometri. Un viadotto di quattrocento metri e uno lungo oltre i seicento, una media di trecento metri per quattro gallerie, altre che superano i due chilometri di percorrenza. In tutto, quarantuno gallerie scavate nella roccia, per un totale di cinquasette chilometri. Quarantuno viadotti, comprendenti sedici chilometri. Sono questi i numeri della Variante di Valico che Autostrade per l’Italia ha indicato nel video promozionale realizzato. Nei tre minuti del video, si percorre tutta la tratta dalla sua origine fino all’arrivo, mostrando una strada immersa nel verde dei paesaggi italiani, rimasti incontaminati nonostante i lavori dell’ultimo decennio. La difficoltà dell’opera è stata soprattutto la catena collinare che caraterizza l’intera zona. Questo spiega il gran numero di gallerie e viadotti che si sono dovuti costruire. Ma a rallentare la conclusione del tratto è stata anche una causa giudiziaria che ha bloccato temporaneamente i lavori nel 2011, in quanto gli abitanti di alcuni cittadine denunciavano danni ingenti alle loro abitazioni, in seguito agli scavi per realizzare le gallerie. L’anno dopo, nel 2012, diverse associazioni lanciarono un’allarme e un appello per bloccare la nuova autostrada, a causa di diverse frane che avevano caratterizato la città di Ripoli e Santa Maria Maddalena. Finalmente, dopo undici anni, quasi venti contando anche l’approvazione del progetto, il tratto autostradale può essere percorso senza problemi, sicuri di un lavoro in totale sicurezza, realizzato per l’interesse collettivo senza creare danni.