Il venticinque dicembre viene festeggiato il San Natale di Gesù, ovvero il Natale: questa festa, in diverse parti del mondo, assume un significato completamente differente rispetto quello che assume nel mondo cristiano. Come prima cosa però, è bene sottolineare come, col termine Natale, non si festeggia la nascita di Gesù: essa infatti viene fissata nel mese di gennaio, ovvero con l’arrivo dei Re Magi. Per questo motivo, anche in tempi recenti come gli anni Cinquanta, la festa di Natale passava quasi in secondo piano rispetto la Befana, durante la quale si celebra la vera nascita di Gesù. Natale in realtà celebra la festa di Dio che, da entità distaccata, diventa umana e si avvicina ai suoi figli e fedeli: il significato del mondo religioso cristiano è il suddetto e per questo motivo viene celebrato in maniera così festosa. Ma il Natale, in altre zone del mondo, assume un significato ulteriormente differente: esso viene visto come il momento della famiglia, dell’affetto reciproco e di altri aspetti comunque legati alla famiglia. Lo scambio di doni serve appunto per aumentare questo determinato concetto, che non deve passare inosservato. Indipendentemente dal significa che assume, il Natale viene celebrato il venticinque dicembre di ogni anno, a partire dalla mezzanotte.
La vera festa però è quella che avviene nelle Chiese cristiane: durante la notte infatti, viene celebrata una messa cantata che risulta essere molto differente da quelle che vengono realizzate in altre occasioni particolari e in quelle normali. La funzione religiosa assume infatti un significato importante: la nascita di Gesù, seppur questo non sia il significato vero e proprio della festa, viene accolto con una messa che termina pochi minuti dopo la mezzanotte, che viene accompagnata da canti e soprattutto dal ritocco delle campane della Chiesta. Questa funzione religiosa, anno dopo anno, riesce a contare un grandissimo numero di persone che, una volta tornate a casa, si scambiano i doni natalizi, oppure attendono all’indomani mattina per svolgere questo semplice atto. In Italia, in qualunque zona presa in considerazione, diversi giorni prima viene addobbata la casa per rendere il clima natalizio presente nella propria abitazione. L’albero ed il Presepe sono quindi i simboli di questa festa: il giorno di Natale, così come la vigilia e Santo Stefano rappresentano un’occasione unica per passare il tempo con la propria famiglia. Difficilmente questa festa viene festeggiata con amici: il giorno di Natale rappresenta un momento unico in cui la famiglia, riunita sotto un unico tetto, si appresta a fare festa ed a trascorrere il tempo assieme. Questa usanza ovviamente è diffusa in tutto il mondo, sia cristiano che non: importante sottolineare come, indipendentemente dal significato della festa, il Natale viene celebrato in questo modo. In ogni parte del mondo, a differenziare la festa sono i vari cibi che vengono serviti a tavola: ogni paese ha infatti le sue usanze e tipologia di menù che differenzia la festa. Da aggiungere come, il Natale, venga vissuto in maniera particolare dai piccini, che decidono di andare a letto dopo cena e di lasciare il latte ed i biscotti per Babbo Natale. La mattina del venticinque dicembre i regali vengono aperti e scambiati, mentre in Italia, i doni vengono scambiati dopo la mezzanotte.
In questa giornata viene festeggiata anche Sant’Alburga, la quale decise, per onorare il padre, di ricostruire la chiesa di Wilton: per onorare il padre, quella chiese venne fatta restaurare per celebrare la vita del padre di Alburga, la quale faceva in modo che, ogni giorno, il padre venisse ricordato con delle liturgie dalla durata media.