Era lo scorso agosto quando Ilaria Boemi si sentì male sulla spiaggia del lungomare Ringo a Messina. Con lei erano due amici, un ragazzo e una ragazza, che chiamarono i soccorsi ma la lasciarono sola. Adesso che il caso è risolto, morte per droga, appare evidente che i due erano consapevoli che cosa stesse succedendo a Ilaria ma avevano paura di rimanere coinvolti. In modo inquietante la ragazzina di 16 anni aveva lasciato un ultimo messaggio sulla sua pagina facebook, la strofa di una canzone: “Siamo nati per morire con un urlo dentro che nessuno può senire”.



Ilaria Boemi, 16 anni, era stata trovata morta lo scorso agosto su una spiaggia di Messina. Arresto cardiocircolatorio. Col tempo le indagini sul caso hanno portato a stringere il cerchio: due amici che erano con Ilaria hanno via via raccontato i particolari dei suoi ultimi momenti di vita. Di mezzo, della droga comprata da due ragazze. Che adesso sono state arrestate e denunciate, una delle due è minorenne. Avrebbero venduto alla sedicenne una dose di Mdma, una droga sintetica molto pericolosa. E’ stata denunciata anche una terza ragazza ma solo per spaccio, in passato anche lei aveva venduto sostanze stupefacenti a Ilaria. Una conclusione terribile, che dimostra come nel mondo dei minorenni la droga sia ormai consumata anche a costo della vita.

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