Con il nome Talitha Kum, il banchiere americano John Studzinksi ha dato vita a una rete internazionale esistente dal 2004 impegnata a combattere il traffico di esseri umani. Donne e bambini che in tutto il mondo vengono ridotti in stato di schiavitù e costretti a prostituirsi, un numero di persone calcolato in 73 milioni. Di questa rete fanno parte anche 1100 suore, come spiega oggi in un articolo il sito Aleteia.org. Di questi milioni di persone il 70% sono donne di cui la gran parte anche di 16 anni di età. I casi di sfruttamento e violenza nei confronti di queste persone sono terribili, costrette in stato di schiavitù a prostituirsi anche dodici volte al giorno. Le suore che fanno parte dell’associazione, ha detto lo stesso Studinski, si travestono da prostitute in modo da entrare nei bordelli fingendo di voler comprare bambini e ragazze in questo modo liberandoli dal loro stato di schiavitù. “Queste suore non hanno fiducia in nessuno. Non hanno fiducia nei Governi, non hanno fiducia nelle corporazioni, non hanno fiducia nella polizia locale, e in alcuni casi non possono confidare neanche nel clero di sesso maschile” ha detto il banchiere. Talitha Kum in aramaico è la frase che Gesù disse quando resuscitò la figlia di Giairo, “fanciulla alzati”.