E alla fine il sospetto iniziale di un terzo uomo coinvolto nella strage di ieri mattina a San Bernardino in California è stato allontanato: sono due i killer entrati in azione nella strage in cui sono morte 14 persone, ed entrambi sono rimasti uccisi a loro volta nel blitz immediato della Polizia. Sembra infatti che non c’entri nulla una terza persona fermata poco dopo la sparatoria: «È stato visto fuggire dal luogo della sparatoria e lo stiamo interrogando», ha detto poi il capo della polizia di San Bernardino, Jarroud Burguan. Marito e moglie, Syed Farook e Tashfeen Malik sono i due killer che hanno colpito senza pietà nel centro per disabili e che ancora in questo momento non si capisce bene la vera ragione alla base di questo gesto appartenente folle. Obama non ha allontanato il rischio di terrorismo interno anche se ormai viene esclusa la pista del terrorismo internazionale jihadista, nonostante le esultanze sgradevoli del web per un’America “che brucia finalmente”. Nelle prossime ore dunque si potrà capire effettivamente cosa quel centro per disabili avesse di così tanto odioso e terribile per queste due persone che di colpo hanno realizzato quella strage, l’ennesima sul suolo americano. Clicca qui per vedere i dettagli e le reazioni in America nel nostro approfondimento.
Due importanti notizie di economia tra loro senza connessioni ma che riflettono un tentativo della strategia economia mondiale di rilanciare ancora per uscire dalla crisi e che sopratutto vedono l’Italia protagonista per una volta in positivo. Dal 4 gennaio la Ferrari sbarcherà nella borsa di Milano a Piazza Affari con il suo titolo, ha affermato Sergio Marchionne oggi nell’assemblea straordinaria di Fca: la quotazione del Cavallino lancia anche l’indipendenza della marca rispetto al gruppo Fiat Chrysler, «Ferrari sarà in grafo di seguire le proprie strategia di business con una maggiore indipendenza operativa e finanziaria, mantenendo le caratteristiche uniche della propria organizzazione», afferma l’ad di Fca. D’altro canto Mario Draghi ha rilanciato la politica del Quantitative Easing (QE) fino al marzo del 2017, annunciando inoltre il taglio dello 0,3% ai tassi sui depositi. Si rilancia la Bce dunque a livello mondiale con effetti che si sperano positivi come quelli avvenuti negli ultimi mesi. Clicca qui per il nostro approfondimento con tutti gli ultimi dettagli sulle mosse della Bce.
Importanti le decisioni che sono state prese questa mattina nell’udienza preliminare sul caso dell’omicidio del piccolo Loris di cui indagata unica è Veronica Panarello. Rito abbreviato condizionato ad una perizia psichiatrica, è così che verrà giudicata la mamma di Loris nel processo a suo carico: lo ha stabilito il Gup di Ragusa, Andrea Reale, accogliendo la richiesta della difesa di Veronica. Prossima tappa, sarà già il processo, che avverrà il prossimo 14 dicembre per il conferimento dell’incarico ai periti medico-legali. A quel punto, l’udienza verrà subito rinviata con i tempi fissati dal giudice per la consegna della perizia psichiatrica sulla donna dopo tutte le novità degli scorsi giorni che delineano comunque a prescindere una situazione di confusone della giovane donna. Inizialmente rigettata la richiesta di una perizia legata durante alla stessa udienza preliminare, è stata poi invece accolta una volta che l’avvocato Francesco Villlardita l’ha segnalata assieme alla richiesta del rito abbreviato.
Un altro allarme bomba tiene in apprensione una città italiana ma questa volta dopo tanti falsi allarmi a Milano e Roma, è Genova ad essere protagonista: l’allerta + durata dalle ore 10 alle 11.30 e l’allarme è rientrato con ufficialità solo qualche minuto fa. Davanti alla stazione di Porta Principe, ovvero quella centrale della città ligure, nella piazza Acquaverde gli artificieri sono entrati in azione per la presenza di una valigia sospetta abbandonata alla fermata dell’autobus. Le forze speciali intervenute subito hanno usato una particolare strumentazione per rendere con certezza innocuo l’eventuale e presunto esplosivo all’interno: in realtà si è scoperto che c’erano solo abiti usati e dunque la situazione è potuta tornare alla normalità, riaprendo anche l’accesso principale alla stazione ferroviaria. Purtroppo l’allarme terrorismo e la situazione sicurezza sono all’ordine del giorno e non solo dopo Parigi, basti pensare a quanto successo questa notte negli Stati Uniti con l’attentato di due americani contro un centro disabili.
Che fosse uno scandalo di proporzioni enormi lo avevamo capito fin dall’inizio, ma qui gli arresti continuano a la situazione nel mondo del calcio mondiale non sembra avere una rapida soluzione. Questa mattina in Svizzera sono arrivati altri 10 arresti nell’ambito delle indagini internazionali su corruzione falso in bilancio: oltre dieci funzionari ed ex funzionari Fifa sono stati fermati dalla polizia elvetica nello stesso hotel di lusso a Zurigo dove altri membri del calcio internazionale furono arrestati pochi mesi fa. Frodi, riciclaggio e racket sarebbero le altre accuse mosse a questa nuova ondata di arresti e non sembrano al momento ci siano né funzionari italiani coinvolti, né la persona di Sepp Blatter, sempre comunque più al centro di questo scandalo davvero mondiale. Non è arrestato ma tutto il suo “impero” sta lentamente crollando sotto il peso della magistratura internazionale. Ad esempio, arrestati – come riportano i colleghi de La Stampa – ci sarebbero anche Alfredo Hawit (Honduras) e Juan Angel Napout (Paraguay) erano membri dell’esecutivo riuniti a Zurigo per discutere le riforme da presentare al prossimo congresso del 26 febbraio. Clicca qui per tutti i dettagli e per leggere il nostro approfondimento.
E alla fine arriva la condanna per Oscar Pistorius: è omicidio volontario per l’ex atleta paralimpico prima e olimpico poi. Il tribunale di Bloemfontein in Sud Africa ha deciso dunque di accogliere il ricorso in appello dell’accusa che si era pronunciato contro la prima sentenza di omicidio colposo, condannando per omicidio volontario e la pena di 15 anni di carcere. Era la notte tra il 13 e il 14 febbraio 2013 quando Pistorius uccise a colpi di pistola la fidanzata Reeva Steenkamp, sparandolde attraverso la porta del bagno di casa. Nella prima sentenza il giudice aveva accolto la versione dei fatti del campione sudafricano che parlava di spari perché pensava fossero ladri, mentre la corte d’appello ha giudicato la prima sentenza “confusa e piena di errori” e ha stabilito invece che Pistorius quando ha sparato aveva previsto la possibilità di uccidere. Per tutti i dettagli, clicca qui per seguire il nostro focus.
I due killer uccisi durante il tentativo di fuga, Syed Farook e la compagna Tasfeen Malik, erano probabilmente sposati e comunque avevano avuto un figlio insieme di soli sei mesi. La vicenda è ancora tutta da chiarire, come detto sembra che l’uomo che lavorava per l’ispettorato della sanità della contea avesse avuto dei dissapori con i responsabili del centro per disabili dove ha fatto strage. Pesa però il fatto che fosse di origine araba e di convinta fede musulmana. Secondo le prime ricostruzioni Farook era al ricevimento natalizio del centro per disabili quando se ne sarebbe andato molto arrabbiato, per tornare poco dopo armato di tutto punto con la sua compagna e fare strage. Il padre ha definito il figlio un “devoto musulmano”: “Era molto religioso, andava al lavoro, tornava a casa, pregava, un autentico musulmano”. Un collega ha invece raccontato che il giovane aveva conosciuto una ragazza araba online e si era recato in Arabia saudita per conoscerla e portarla con sé in America. Ma i suoi colleghi dicono anche che non aveva mai dato l’impressione di essere un fanatico religioso, anzi, sembrava felice di poter vivere il cosiddetto “sogno americano”. Il suo lavoro consisteva in ispezioni sanitarie in ristoranti e alberghi.
Il bilancio ancora provvisorio è di 14 morti e 17 feriti, non si sa in quali condizioni. Due dei killer sono stati uccisi dalle forze dell’ordine dopo aver tentato la fuga a bordo di un Suv nero. Si sono trovati però davanti mezzi blindati che li hanno obbligati a fermarsi. Nella sparatoria un uomo e una donna che erano a bordo del suv sono stati uccisi. Sembra che i due fossero compagni, forse marito e moglie. Un terzo appartenente al gruppetto che ha fatto strage nel centro per disabili di San Bernardino sarebbe invece stato catturato. L’uomo ucciso è un cittadino americano di religione islamica, si chiama Syed Farouk e aveva 28 anni, lei è Tashfeen Malik, 27 anni. La pista del terrorismo di matrice islamico è dunque aperta come ha detto l’Fbi, ma sembra che in realtà dietro la strage ci sia una vendetta da parte di Farouk: lavorava infatti come ispettore sanitario e avrebbe avuto un diverbio con qualcuno del centro disabili. Il fratello di Farouk è stato arrestato anche se sembra non essere coinvolto nell’attentato, il padre si è detto sconvolto di quello che il figlio ha fatto.
Il prossimo Natale sul fronte dei consumi potrebbe essere il primo con il segno più dopo sette anni. A dichiararlo è Confcommercio che prevede che saranno spesi 10 miliardi, il 5% in più rispetto allo scorso anno. In pratica, ogni persona destinerà ai regali 166 euro. Secondo l’associazione, la crescita complessiva dei consumi sarà dell’1,3% rispetto al 2014 grazie anche all’aumento dell’1,6% dell’ammontare delle tredicesime. Gli italiani stanno tornando nei negozi ma mirano a non fare follie. Sette su dieci dichiarano che si tratterà di un Natale molto dimesso, senza eccessi. La voglia di shopping fa, infatti, i conti con il carico fiscale di fine anno che, tra ICI, IMU, TASI e tasse sull’auto, si mangerà un quinto della tredicesima ovvero 8 miliardi su 39.
Cambia la bolletta elettrica. Si tratta di un processo graduale che partirà il primo gennaio del 2016 per completarsi il 31 dicembre del 2018. La componente fissa (distribuzione ed oneri di sistema) sarà uguale per tutti, ma il prezzo dell’energia vera e propria sarà modulato in modo migliore sulle fasce sociali. Una famiglia tipo spenderà poco di più, una famiglia numerosa risparmierà abbastanza, un single benestante vedrà la propria bolletta salire. La potenza disponibile sarà modulata su un sistema di scaglioni più progressivo di quello attuale ed il passaggio da uno scaglione all’altro sarà gratuito.
Le ultime news ad ora sull’attentato in California parlano dei killer che sarebbero ancora in fuga: sarebbero tre persone di razza bianca che sono entrati in azione qualche ora fa nel centro disabili Inland Regional Centre di San Bernardino compiendo una strage orribile, 14 morti e 20 feriti. Sono fuggiti sopra un suv nero, hanno riferito le autorità nelle prime conferenze stampa. Queste le parole del Fbi: «collaboriamo tutti per prendere i 3 sospettati: parliamo di attacco terroristico? Non lo sappiamo sinceramente, potrebbe esserlo come non esserlo, non possiamo assicurare nulla al momento finché non abbiamo». I killer, raccontano i testimoni e lo sceriffo, erano molto preparati visto che sono entrati armati fino ai denti e con kalashnikov AK-47, secondo le indiscrezioni.
È subito intervenuto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama per commentare l’orribile attentato compiuto nella serata italiana (ore 20 da noi, le 11 di mattina ore locali) nel centro disabili di San Bernardino, dove ci sono state 14 vittime e altrettanti almeno i feriti. «Troppe sparatorie, adesso basta. Il Congresso deve fare di più per prevenire la violenza delle armi da fuoco. Non sappiamo ancora quali ragioni abbiano spinto i killer, ma quello che sappiamo è che dobbiamo compiere dei passi che rendano gli amerai più sicuri, sappiamo che serve un accordo bipartisan, dobbiamo unirci a tutti i livelli». Durissimo dunque il presidente che si dice stanco di dover commentare l’ennesima strage: secondo Obama non bisogna pensare che queste cose siano normali che accadono, «perché non accadono con la stessa frequenza negli altri Paesi».
Alle 11 ore locali del mattino in California, tre uomini armati fino ai denti sono entrati in azione nel centro disabili Inland Regional Centre di San Bernardino: il palazzo, ha affermato lo sceriffo, era riempito da circa 700 persone al momento dell’attentato ma le persone colpite sono state raggiunte tutte in un’unica stanza dove si stava tenendo, sembra, una festa per Natale. Colpiti in una trentina con numerosi colpi di arma da fuoco compiendo una strage per fortuna di dimensioni ridotte, pensando a quante persone erano presente nell’edificio in quel momento. Sono poi riusciti a fuggire i tre killer, che sembrano abbiano voluto bianco e vestiti da militari. Al momento la certezza sono 14 morti e circa una ventina i feriti. Obama e le autorità con massimo riserbo non sanno ancora se si tratti di terrorismo o della purtroppo solita sparatoria nei campus/edifici americani.
Dopo una giornata intera di prolusioni, dichiarazioni e interventi a favore e contro, il Parlamento inglese in serata ha approvato con 397 voti favorevoli e 223 contrari l’intervento in Siria con raid anti Isis. Dopo la richiesta di Parigi di far parte di una coalizione contro lo Stato Islamico, in seguito agli attentati in Francia del 13 novembre scorso, il parlamento su forte spinta del premier Cameron che ha richiesto personalmente l’intervento, ha scelto per il sì, con il sostengo di conservatori e parte dei laburisti – il segretario Labour Jeremy Corbyn infatti ha lasciato libertà di voto ai suoi parlamentari. In questo modo Londra si unisce a Parigi, Berlino, Usa e anche Russia al fine di combattere con raid e bombe sul Daesh.
Era riuscito a scappare alle Fiamme Gialle per diversi anni e ad evadere il fisco seppur abbia un’impresa medio piccola. E’ questa la storia del nullatenente di quarantasei anni che, nel corso delle ultime giornate, è stato scoperto dalle forze dell’ordine. L’uomo aveva un tesoro nel suo caveau, nel quale erano nascosto un milione e quattrocento mila euro, più altri oggetti ed atti di proprietà terriera. L’uomo rischia una condanna di diversi anni di carcere ed un risarcimento da erogare al fisco: incredibile tutto quello ritrovato oltre ai soldi dentro al caveau, come un corno di mammut in avorio di circa due metri e altri elementi da collezione, come anche un 200 bottiglie di ottimo vino francese.
Saranno 84 i magistrati che, da gennaio del prossimo anno, dovranno entrare in pensione: questo a causa dell’abbassamento dell’età massima consentita per svolgere tale mansione, la quale comporterà appunto una diminuzione momentanea dei magistrati. A breve verranno effettuate nuove selezioni per rimpiazzare questi posti: tra questi molti nomi noti che salutano una stagione lunghissima di cambiamenti storici, dalla lotta al terrorismo delle Brigate Rosse, fino agli anni di piombo, dal calcio scommesse per finire alla stagioni di stragi della Mafia. Una parte di Italia giudiziaria timbra la pensione, anche se in molti si dicono ancora desiderosi di collaborare contro la crescente minaccia del terrorismo islamista, il nuovo nemico da abbattere in questi anni “dieci”.