A Milano è terminato lo stop alla circolazione delle auto. Intanto dal vertice tra Governo, sindaci e presidenti di regioni arriva il “set” di misure da poter applicare nel caso ci si registrino sforamenti nei livelli di qualità dell’aria per 7 giorni consecutivi. Gli amministratori locali potranno optare per una riduzione di 20 km/h dei limiti di velocità (che quindi in città scenderebbero a 30 km/h), un abbassamento di due gradi centigradi dei riscaldamenti e sconti sui mezzi di trasporto. Al di là di questa decisione, nell’incontro di oggi si è anche arrivati alla scelta di istituire un comitato di coordinamento ambientale composto dagli amministratori di regioni e città metropolitane e di incentivare il rinnovo del parco mezzi per il trasporto pubblico locale.



L’allarme smog continua a Milano, nonostante il blocco del traffico, che vedrà oggi l’ultima giornata di stop ai mezzi. Roberto Maroni continua a sostenere che non possa essere considerata “una misura risolutiva”. E a Repubblica spiega che “bisogna incentivare la auto a gas, a metano ed elettriche. Togliere le caldaie a gasolio. Rinnovare il parco del trasporto pubblico, e su questo sia il Comune di Milano che la Regione con Trenord stanno facendo molto”. Il Governatore della Lombardia ha anche spiegato di voler chiedere al Governo 200 milioni l’anno per cinque anni per incentivare il rinnovo del parco auto dei lombardi e ha poi voluto evitare ogni commento sulla polemica tra Matteo Salvini e Giuliano Pisapia, dicendo: “Faccio il governatore e non commento. Ognuno può dire quello che vuole”.



Mentre a Milano è in corso il blocco del traffico arrivano i dati delle centraline Arpa sui livelli di Pm10 registrati nella giornata di ieri, la seconda con il divieto di circolazione. Ed emergono degli aumenti delle polveri sottili. A Milano Pascal, il livello è arrivato a 81 microgrammi per metro cubo (il limite è a 50), quando lunedì era a 67. Situazione simile a Milano Senato, con il valore del Pm10 arrivato a 83 rispetto al 66 del giorno precedente. A Milano Verziere, invece, il livello è quanto meno sotto quota 80 (essendo a 75), ma anche qui in aumento rispetto al 60 registrato lunedì. I dati non sono incoraggianti nemmeno in provincia di Milano e nelle altre città lombarde. Sicuramente chi si è opposto al blocco del traffico in questi giorni userà questi dati per dimostrare che lo stop alle auto non è utile.



Oggi è l’ultimo giorno, perlomeno di questo 2015, di blocco del traffico a Milano. Sembra che non potrà fare molto per mitigare l’allarme smog. Lo sostiene anche Stefano Caserini, Docente di Mitigazione dei cambiamenti climatici al Politecnico di Milano. Intervistato da Repubblica spiega infatti che attualmente ci si trova in “una situazione in cui l’aria non si muove e anzi ‘schiaccia’ gli inquinanti verso il suolo. Questa condizione, in Pianura Padana, può durare due o tre settimane”. Per Caserini, “l’unica vera soluzione può arrivare dalla rottamazione dei sistemi energetici attuali, che faremo, si spera, nei prossimi anni per via dei cambiamenti climatici, e che avranno anche un effetto di pulizia dell’aria”.

Milano vivrà oggi, mercoledì 30 dicembre 2015, l’ultimo giorno di blocco totale del traffico, ma Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità del Comune di Milano, guarda già avanti. In un’intervista all’edizione locale del Corriere della Sera spiega infatti che palazzo Marino vuol lavorare sui “Low emission zone”, con i varchi che saranno pronti entro il 2017-18. “Con piccole modifiche normative potremmo usare i primi varchi già nei prossimi mesi per sanzionare i mezzi merci più inquinanti che entrano nonostante i divieti regionali”. Maran intende anche far sì che i possessori di mezzi più inquinanti si dotino di una “scatola nera”, in modo da verificare che non circolino durante i periodi di divieto. Sembra invece complicato arrivare a un ampiamento dell’Area C. Il Comune sembra piuttosto pronto a “migliorare la gestione della sosta, che è un potente strumento anti traffico, e la logistica”.

Inizia questa mattina alle 10 il terzo giorno consecutivo di blocco traffico totale nel comune di Milano e negli altri aderenti per combattere il problema dello smog: livelli di polveri sottili e polemiche politiche, purtroppo i primi due giorni hanno visto l’infiammarsi di questi due elementi. Città deserta nei primi due giorni, con i milanesi che hanno preso seriamente il blocco totale e non hanno preso la macchina negli orari vietati ma a lavorare più di tutti sono stati gli agenti della polizia locale che hanno fatto multe fino ad un totale di 70 mila euro in soli due giorni. 1700 controlli anche ieri, con 310 multe che hanno dovuto sborsare una cifra tra i 163 e i 658 euro: multe alte ma purtroppo anche i livelli di Pm10 non sono scesi, anzi: Milano Pascal, la centralina più inquinata in città, è arrivata a 67 microgrammi per metro cubo, con 57 del giorno prima per farvi un’idea; salite anche Senato e Verziere. Come andrà dunque questo terzo e ultimo giorno? Si vedranno gli effetti voluti da comune e autorità ambientaliste? Nell’attesa vi ricordiamo inoltre che i comuni, oltre a Milano, in cui anche oggi non si circolerà dalle 10 fino alle 16 sono: Corsico, Buccinasco, Cesano Boscone, Bresso, Cinisello Balsamo, Cormano, Paderno Dugnano, Cusano Milanino, Sesto San Giovanni, Cerusco sul Naviglio, Settimo Milanese, Pero e Rho. 

Tra i tanti provvedimenti in atto in questi giorni di blocco del traffico nel comune di Milano e in altri 13 comuni lombardi – ma come loro anche altre zone d’Italia sono purtroppo soggette a misure antismog per via dell’altissima concentrazione di inquinamento nell’aria – ci sono anche alcune ipotesi di misure che potrebbero essere introdotte nei prossimi blocchi in futuro, se la situazione non dovesse migliorare, o addirittura come provvedimenti precauzionali per quanto riguarda il traffico in generale. La regione Lombardia oggi si è trovata a discutere con l’Anci in vista dell’incontro di domani convocato dal governo con le altri regioni e i comuni; sul tavolo varie richieste (leggi qui sotto quelle presentate dal governatore Maroni) ma anche possibili cambiamenti per quanto riguarda la viabilità. C’è infatti una misura che potrebbe non far piacere a molti automobilisti, come ad esempio la possibile riduzione della velocità di massima sulle autostrade, assieme a tante altre limitazioni sui motori e le varie zone a traffico limitato.

Domani ci sarà l’importante vertice a Roma sulla questione smog, con Milano che porterà risultati del blocco del traffico totale in tutta l’area urbana – è finito giusto da un’ora e riprenderà domani sempre tra le 10 e le 16 – con l’adesione anche di altri comuni limitrofi che potete vedere in grassetto qui sotto. Ma le polemiche non si placano anche perché a leggere bene i dati, la reazione della popolazione è stata buona ma i livelli di Pm10 in molti casi sono aumentati. Ci vuole tempo, assicura Pisapia, e su questo ha ragione, i risultati si potranno vedere tra qualche giorno dopo il trittico di stop ai veicoli a motore di questo inizio settimana di fine 2015. Ha invece parlar il governatore Maroni poco fa, dopo l’incontro avuto con Anci e i rappresentanti di provincie di tutta l’area padana. «Un incontro utile, abbiamo definito insieme agli enti locali una serie di richieste che faremo domani al governo, che vanno in direzione di avere risorse per incentivare la rottamazione delle auto inquinanti (Euro 0, 1, 2, 3) oltre a risorse importanti per il potenziamento delle infrastrutture del trasporto pubblico locale e su rotaia. Si aggiungono inoltre anche gli interventi per rottamare le vecchie caldaie inquinanti», ha afferrato il governatore lombardo al termine dell’incontro.

Il comune di Milano ha lanciato la sfida del blocco traffico totale e alcuni altri comuni sono andati dietro: per combattere lo smog a livelli da record in Lombardia, Pisapia e la sua giunta hanno emesso il blocco ieri, oggi e domani per gli orari che ormai sapere, dalle 10 alle 16, per tutti i veicoli a motore. Una battagli antismog che in molti stanno osteggiando ma che a prescindere riguarda un’emergenza reale: tra i comuni che all’ultimo hanno aderito allo stop si sono aggiunti Rho e Pero, i due comuni che hanno appena concluso l’esperienza adiacente di Expo 2015 con l’attenzione mondiale che ha travolto questi comuni nell’hinterland milanese. Il blocco vale per queste due località oggi e domani con i medesimi orari per tutta l’area urbana: una decisione che ha generato polemiche per la sorpresa creata. A Pero la lista civica Agorà aveva chiesto di Natale di prendere un provvedimento importante contro lo smog ma era rimasta inascoltata, invece ora il rapido dietrofront. Qui, come per gli altri comuni, si attendono i risultati dei livelli Pm10 dopo questa tre giorni: l’inquinamento riuscirà ad abbassarsi prima di Capodanno?

Tanto rumore per nulla? Speriamo di no, ma dopo il primo giorno di blocco del traffico nel comune di Milano, che oggi prosegue per la seconda di tre giornate antismog e di blocco totale dei veicoli a motore nel capoluogo milanese e negli altri comuni che trovate qualche riga più sotto, i risultati non sono confortanti. La città ha reagito bene e con ordine e compostezza hanno rispettato il blocco, ma il problema restano le “dannate” polveri sottili, Pm10 ormai abbiamo imparato a conoscere. Il livello di allerta dopo il blocco di ieri non è sceso purtroppo: nella centralina di Milano Pascal è anzi salito da 57 microgrammi al metro cubo a 67, a Senato da 63 a 66 e a Verziere è rimasto stabile a 60 che è comunque oltre il limite imposto per legge (dati Arpa). Un dato dunque non proprio augurante per questa seconda giornata di blocco totale che tra 3 ore vedrà la fine per poi riprendere ancora, per l’ultima volta, domani mattina.

Siamo nel vivo della seconda giornata di blocco totale del traffico dentro al Comune di Milano e negli altri 13 comuni in cui è vivo lo stop a tutti i veicoli a motore (Corsico, Buccinasco, Cesano Boscone, Bresso, Cinisello Balsamo, Cormano, Paderno Dugnano, Cusano Milanino, Sesto San Giovanni, Cerusco sul Naviglio, Settimo Milanese e Rho). Il sindaco di Milano, dopo una giornata di ieri in cui le polemiche tra Grillo, Salvini e lo stesso Pisapia sono state infiammanti, oggi si prova a ripartire senza le vene politiche alzate, con il sindaco arancione che si è detto soddisfatto della prima giornata di blocco traffico – ricordiamo che si continua oggi fino alle 16.30 e domani con gli stessi orari – con queste parole specifiche raccolte dall’Ansa: «Dovrebbero prima informarsi i commentatori prima di parlare: il trasporto pubblico a Milano funziona molto bene e questa sospensione dell’auto per alcune ore è molto efficace e lo dice l’Arpa». Il sindaco ha poi affermato, con una frecciatina polemica, che spesso c’è l’abitudine di qualcuno di strumentalizzare tutto, «senza tener conto e a cere come obiettivo il bene dei cittadini».

È appena ripartito il secondo giorno di blocco totale del traffico nel Comune di Milano, con lo stop o per tutti i veicoli a motore dalle 10 di questa mattina fino alle 16 di oggi pomeriggio e che continuerà – e finirà – domani con stessi orari e stesse modalità. Dopo il primo stop di ieri e le varie polemiche che sono piovute addosso al comune milanese e al sindaco Pisapia, sono molte le reazioni e i commenti per questa forma di lotta allo smog: tra i tanti, parla l’assessore alla Mobilità del comune, Pierfrancesco Maran che chiede una forma di collaborazione di Regione Lombardia. «Un blocco regionale avrebbe avuto un effetto maggiore, è un peccato che non si fatto ma forse se queste condizioni dovessero persistere, la Regione potrebbe cambiare idea ed effettuarlo». Non si arriva allo scontro dunque, e anche Maroni ieri ha tentato la linea morbida dicendo di non volere discutere con il Comune, anche se poi la frecciatina sulla poca utilità del blocco totale è stata lanciata (come potete vedere qui sotto).

Il secondo giorno di blocco traffico totale nel Comune di Milano è pronto a cominciare ma intanto iniziano ad arrivare i primi ragguagli numerici sugli effetti prodotti dal primo giorno di stop, non tanto dal punto di vista dell’abbassamento dei livelli di smog, quanto rispetto all’osservanza dei provvedimenti delle istituzioni da parte dei milanesi. Come riportato da “Il Giornale”, i dati provenienti dalle pattuglie delle forze dell’ordine parlano di circa 1500 controlli per un totale di 300 multe: secondo l’assessore alla Sicurezza del Comune Marco Granelli una testimonianza che “la maggior parte dei milanesi rispetti il blocco“. Le misure restrittive antismog non si limiteranno però al blocco totale del traffico, sono infatti in arrivo due ordinanze:”Una riguarda piazza Duomo: per impedire i botti e l’ingresso in piazza con bottiglie di vetro durante il tradizionale spettacolo; l’altra è legata al divieto dei botti su tutta la città, per la sicurezza e per il tema dell’inquinamento. Una delle cause dell’inquinamento è anche data dai fuochi ed è bene limitare al massimo questo divertimento“.

Riparte dunque anche oggi il blocco traffico totale nel comune di Milano, per il secondo giorno consecutivo dopo la partenza di ieri con l’intento di combattere lo smog arrivato alle stelle: gli orari sono gli stessi, ovvero si fermano tutti i veicoli privati a motore dalle ore 10 fino alle 16 senza fasce interne di garanzia. Allo stesso provvedimento hanno aderito anche altri comuni, eccoli nel dettaglio: Corsico, Buccinasco, Cesano Boscone, Bresso, Cinisello Balsamo, Cormano, Paderno Dugnano, Cusano Milanino, Sesto San Giovanni, Cerusco sul Naviglio, Settimo Milanese e Rho. Continuano però le forti polemiche politiche sulla questione inquinamento che sta scaldando questa fine anno: a Milano il battibecco è quello solito tra regione e Comune, con le parole di Maroni che ieri sera ha tentato di non creare ulteriori problemi ma con questi risultati. «Non mi schiero, non voglio fare polemica, perché questi temi la polemica politica non serve a risolvere i problemi. Ma i miei tecnici mi dicono che non è efficace, perché alla fine del blocco c’è un picco di inquinanti maggiore rispetto al giorno prima del blocco». Fuoco e pompiere allo stesso tempo, le parole di Maroni certamente avranno una reazione da parte nel comune, atteso nelle prossime ore.