Nasce attorno al terzo secolo dopo Cristo: la sua famiglia era composta da persone ricche e di fede religiosa cristiana e per questo motivo, il giovane San Nicola ricevette un tipo di educazione religiosa. Accadde però che San Nicola perse i genitori prematuramente: trovandosi ricco, il futuro santo decise di dividere le sue fortune coi poveri, in maniera tale che tutti potessero gioire e soprattutto riuscire ad aumentare il loro tenore di vita. Dopo quest’opera, San Nicola decise di recarsi nella città di Myra, dove divenne prima sacerdote, per poi assumere il ruolo di vescovo una volta che il suo predecessore perse la vita. Nella città di Myra, che lo venerava costantemente, San Nicola riuscii a convertire un grandissimo numero di persone e soprattutto decise di dedicare anima e corpo alla popolazione, distribuendo loro dei regali e denaro, nonché cibo. San Nicola divenne molto amato nella città di Myra: egli continuò con la sua opera di bene nei confronti della popolazione locale, alla quale riuscii a far ridurre le imposte imperiali. Durante il periodo della carestia, San Nicola decise di richiedere dei rifornimenti, i quali gli vennero consegnati immediatamente e che distribuì lui stesso nelle case delle persone della città. Inoltre, diffuse la parola del Signore in maniera semplice e comprensibile per tutti. San Nicola, gli ultimi anni della sua vita, li trascorse presso il monastero di Sion: non è ben chiaro se vi rimase fino alla morte, anche se molti scritti attestano la sua presenza in quel luogo sacro, dove si spense il sei dicembre del 343 a settantatré anni.
È uno dei santi che vanta un grandissimo numero di patronati, sia per quanto riguarda le categorie di lavoratori, sia per quanto riguarda le città italiane. Per i lavoratori, egli è patrono dei farmacisti e dei marinai, così come di coloro che sono vittime di un errore giudiziario. Per le città invece, tra di esse spicca ovviamente Bari, la quale viene seguita da Lago, in provincia di Cosenza, da Gesualdo, in provincia di Avellino e da tante altre città, che a modo loro venerano San Nicola con delle celebrazioni e liturgie ecclesiastiche particolari.
Viene celebrato, in maniera differente, in tantissime città d’Italia: una di queste celebrazioni avviene ad Albaneto dove, al termine della liturgia celebrativa, il prete distribuisce il pane benedetto a coloro che hanno assistito alla funzione religiosa. A Gallo di Comiziano invece la sera viene creata una particolare festa durante la quale viene creato un falò nella piazza: le persone danzano e cantano canzoni popolari, ricordando in questo modo la vita di San Nicola. A Trieste viene invece creata una grande processione, durante la quale si assiste ad una serie di canti e filastrocche che hanno come protagonista San Nicola. A Stefanaconi, una delle città della quale è patrono San Nicola, il sei dicembre è possibile assistere ad una processione dove la statua del Santo viene fatta uscire dalla Chiesa e trasportata in tutta la città. Anche in Russia vengono effettuate delle celebrazioni in onore di San Nicola, anche se queste hanno breve durata: la festa è in onore del Santo poiché egli diffuse il cristianesimo in questa zona.
Nella stessa giornata, sul territorio spagnolo, viene celebrato San Pietro Pascasio: egli cercò di diffondere la fede cristiana tra la popolazione, soprattutto tra i deboli, esortando loro a difendere il loro credo da coloro che cercavano invece di imporre il loro culto. Il Santo venne fatto prigioniero dai Mori e successivamente condannato a morte. Sant’Asella di Roma è invece celebrata, nella città appunto di Roma: ella decise di dedicare la sua vita interamente alle preghiere ed al digiuno, perdendo la vita per la causa religiosa.