Le cosiddette profezie trovano sempre il tempo che trovano, basti pensare a quelle di Nostradamus che in realtà non si sono mai realizzate. Dire poi che Roma diventerà capitale del califfato dell’Isis dopo una guerra tra occidente e islamici di questi tempi sembra il solito scherzetto propagandistico. Se invece una profezia del genere è stata detta da una donna morta nel 1996 dunque in tempi non sospetti qualche inquietudine può venire. Anche se poi è da dimostrare che l’abbia detto veramente. Baba Vanga, una donna non vedente di origine bulgara morta a 85 anni nota per una vita spesa a prevedere il futuro, ne avrebbe indovinate parecchie. Ad esempio l’elezione di Barack Obama, gli attacchi alle Torri gemelle, lo tsunami del 2004. E l’Isis: “Nel 2016 si inasprirà la guerra dell’Occidente contro il mondo islamico cominciata con la primavera araba. La fine si avrà soltanto nel 2043, quando verrà istituito un nuovo califfato che avrà Roma come suo epicentro”. Secondo chi ha seguito le sue profezie, il margine di errore della donna è solo del 15%. Nelle sue profezie al proposito la donna mette in guardia l’occidente dal potere sempre crescente dal radicalismo islamico, e Roma diventata capitale del califfato, nel 2066 verrebbe bombardata dagli Stati Uniti con un’arma ancora non inventata oggi.