Femminicidio, o più semplicemente gelosia assassina. E’ questa la ragione dell’ennesima tragedia familiare, dell’ennesimo sterminio moglie-marito. E’ successo a Campigliano, in provincia di Salerno, all’esterno della piscina del Club Fiore. Dentro era in corso una gara di nuoto a cui partecipava il figlio di 9 anni; fuori due persone, moglie e marito, stanno litigando furiosamente: si verrà a sapere poi che la coppia stava per separarsi. All’improvviso Salvatore Varavallo di 35 anni estrae una pistola e fa fuoco: spara e ammazza la moglie, Giustina Copertino di 29 anni. Dopo che la donna è caduta, si avvicina alal sua macchina e spara contro di essa, poi torna indietro e dà il colpo di grazia alla donna finendola. Quindi rivolge l’arma verso se stesso e fa di nuovo fuoco. Una persona che era dentro la piscina ha visto tutto e ha scongiurato l’uomo di non sparare: ha detto che si è rivolto la pistola alla tempia e ha fatto tre tentativi prima di riuscire a uccidersi. Entrambi sono morti poco dopo il ricovero in ospedale. Per sparare ha usato la sua arma di ordinanza, era infatti un militare. I due erano stati spostai per sette anni e avevano anche un altro figlio di 4 anni, adesso non vivevano più insieme in attesa che la separazione diventasse effettiva. Secondo le prime indiscrezioni, dietro alla tragedia la gelosia dell’ex marito.