Giornata decisiva per Salvatore Parolisi, l’ex caporal maggiore dell’esercito accusato dell’omicidio di sua moglie Melania Rea, uccisa il 18 aprile 2011 con 35 coltellate nel bosco di Ripe di Civitella, in provincia di Teramo. Dopo essere stato condannato all’ergastolo in primo grado ed aver visto la pena ridursi a trent’anni di reclusione in appello, Parolisi attende la decisione della Cassazione che nelle prossime ore dovrebbe emettere la sentenza definitiva. Il sostituto procuratore ha chiesto di confermare la condanna a 30 anni: parolisi avrebbe infatti agito con “violenza inaudita” dopo essersi “infilato in un imbuto senza uscita” tra le “pressioni” della donna con cui aveva una storia parallela e la moglie. Inoltre, sempre nella giornata di oggi il tribunale dei Minori di Napoli dovrebbe decidere se Parolisi potrà incontrare la figlia che non vede dal luglio 2011, quando la bambina aveva 18 mesi e venne affidata alla nonna materna.