Massimo Bossetti rimarrà in carcere. Lo ha deciso il gip di Bergamo, Ezia Maccarrà, che ha respinto l’istanza di scarcerazione presentata dal legale del muratore di Mapello in carcere dal 16 giugno scorso per il delitto di Yara Gambirasio. Il legale Claudio Salvagni nella sua richiesta, che è stata depositata ieri, aveva sottolineato presunte incongruenze degli accertamenti del Dna trovato sul corpo della ragazzina e attribuito a Bossetti e un fatto nuovo, ovvero che il pm Letizia Ruggeri non abbia chiesto il giudizio immediato entro i 180 giorni dall’arresto. Secondo il legale, l’accusa avrebbe avuto l’obbligo di fare la richiesta, ad eccezione che possa pregiudicare in modo grave le indagini. Inoltre nell’istanza l’avvocato fa presente che nella relazione del consulente della Procura Carlo Previderè è evidenziato che nessuna delle tracce pilifere ritrovate sul corpo della giovane presenti tracce del Dna del muratore, insomma un ulteriore prova che lo scaggionerebbe. “Se il quadro è esaustivo – ragiona il legale – si deve chiedere il giudizio immediato e il fatto che non sia accaduto dimostra l’inconsistenza degli indizi in mano alla Procura”. (Serena Marotta) 



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