L’11 febbraio si celebra la Beata Vergine Maria di Lourdes. La Beata Vergine Maria di Lourdes è l’appellativo col quale viene venerata Maria dalla Chiesa cattolica, in riferimento a una delle apparizioni più famose della vergine. Il tutto avvenne nel 1858, precisamente tra l’11 febbraio e il 16 luglio, quando una giovane contadina di Lourdes, Bernadete Soubirous, dichiarò d’aver assistito a ben diciotto apparizioni. Le si mostrò una bella signora nell’oscurità di una grotta a Massabielle. La descrizione della prima apparizione sottolineava come la signora indossasse un abito bianco, un velo dello stesso colore, una rosa sui piedi, di colore giallo, e una cintura di colore blu. Si tratta di un’immagine unica nel suo genere, almeno al tempo, ma che oggi viene riconosciuta nel novero dell’iconografia classica. Sei anni dopo i fatti raccontati, e dunque nel 1864, fu realizzata una statua di Maria, riportante tutti i dettami descritti dalla giovane, posta nel luogo delle apparizioni. E’ da questo gesto che poi ha preso piede lentamente la realizzazione di un vero e proprio santuario, che oggi vede un ampio movimento di pellegrini affollare il luogo sacro, arrivando a un record di circa settecento milioni di pellegrini giunti al santuario. Nel corso della prima apparizione Bernadette racconta che la Signora vista si era messa a recitare il Rosario, al che lei le si è affiancata, iniziando a fare lo stesso. Al termine della recita religiosa Maria è scomparsa. Nel corso della terza apparizione la Signora apparsa rivolge per la prima volta la parola alla giovane, chiedendole di far ritorno in quella stessa grotta per le successive 15 giornate. Alla sesta apparizione la contadina non è sola. Non è riuscita infatti a trattenere l’emozione per l’esperienza vissuta, e la voce si sparge, e così sono circa in cento ad assistere al miracolo. Alla nona apparizione Bernadette non è sola, ancora una volta, ma la folla è cresciuta ampiamente. Riceve ordini, se così si può dire, dalla Madonna, di dare inizio a un piccolo scavo nel terreno, fino a trovare l’acqua.
Il primo vero miracolo avviene alla dodicesima apparizione, quando Caterina Latapie, una donna dal braccio paralizzato, immerge lo stesso nell’acqua trovata grazie allo scavo della ragazza, per poi rialzarlo e rendersi conto d’aver riottenuto la piena mobilità. Giunti alla sedicesima apparizione, che contava ormai circa 8mila spettatori, Bernadette riceve una risposta alla domanda spesso avanzata, ovvero chi fosse in realtà la Signora. Quest’ultima, parlando nell’unica lingua compresa dalla contadina, il dialetto guascone, le dice d’essere l’Immacolata Concezione. Al termine di questo episodio, Bernadette dovrà rispondere ad alcune domande della polizia. L’ultima apparizione, la diciottesima, si conclude ancora con l’intervento delle forze dell’ordine, che vietano l’accesso alla grotta al pubblico, installato un’inferriata. Bernadette non può dunque esaudire la richiesta della Madonna, e si reca sull’altra sponda del Gave, dove, stando alle sue dichiarazioni, la vergine le si sarebbe mostrata ancora una volta. La Chiesa cattolica si pone nei confronti di queste rivelazioni definendole private, e dunque incapaci di aggiungere qualcosa alla fede rivelata dagli apostoli. Nel 1862 è giunto il riconoscimento formale, ottenuto unicamente grazie al fatto che nulla di quanto raccontato si mostri contrario alla fede apostolica.