Il giorno 20 di febbraio di ogni anno la Chiesa cattolica festeggia e ricorda un uomo che si è distinto per la propria fede nel Signore Gesù Cristo: San Leone detto il Taumaturgo. Della storia di San Leone non si conosce moltissimo ma le poche notizie di cui si è in possesso sono state supporto da conferme storiche. San Leone è nato nella città di Ravenna nel mese4 di maggio dell’anno 709 dopo Cristo in una famiglia molto devota alla religione cristiana. Essendo stato cresciuto nel rispetto dei dettami e dei crismi voluti dal Cristianesimo, San Leone molto presto mostra la volontà di consacrare la propria vita al Signore, cosa che renderà ufficiale all’età di 22 anni quando completa un percorso formativo che lo porta ad essere ordinato sacerdote. Una decisione che peraltro viene sposata in pieno dalla propria famiglia che come detto era molto devota ed anzi sembra abbia fatto delle pressioni affinchè San Leone prendesse questa via ben conoscendo quale fosse la sua bontà d’animo e l’amore verso il Signore. Dopo al sua ordinazione, San Leone trascorse molto del proprio tempo all’interno di un convento benedettino dove ebbe modo di curare maggiormente la propria spiritualità ed accrescere la propria vocazione tant’è che non vi fu necessario moltissimo affinchè le sue doti venissero riconosciute dal mondo cristiano e non. Infatti, l’arcivescovo della città di Reggio Calabria, Cirillo, decide di chiamarlo a se e nello specifico lo fece arrivare nella città dello stretto, affidandogli inizialmente il ruolo di arcidiacono. Anche qui San Leone ebbe modo di dare tutto il proprio supporto alla comunità, venendo ricamato con tanto amore e riconoscimento del suo supporto. Infatti, a 55 anni dovette spostarsi in Sicilia e per la precisione della città di Catania in quanto eletto vescovo. Nell’isola siciliana, ricoprì un ruolo molto importante offrendo ai fedeli un incredibile punto di riferimento non solo da un punto di vista spirituale. Inoltre, San Leone ebbe modo di essere un instancabile nemico dell’eresia. Il soprannome di taumaturgo è dovuto al fatto che nella tradizione locale, siano raccontati diversi miracoli compiuti da San Leone durante la propria vita terrena ed anche dopo la sua morte. Una delle storie più famose di San Leone è quella relativa all’anno 778 quando decise di condannare a morte l’eretico Eliodoro , anche se questo punto ci sono delle divergenze per diverse interpretazioni. Secondo la tradizione, in ragione dei forti contrasti spirituali tra San Leone e Eliodoro, entrambi decisero di entrare in una fornace per lasciare nella mani del Signore la decisione di chi fosse nel giusto. La leggenda narra che San Leone ne uscì indenne mentre invece Eliodoro morì praticamente bruciato vivo. Inoltre, c’è un’altra storia legata a San Leone ed ossia si racconta che nel momento in cui entro nel Tempio di Cerere, con la sua sola presenza il santo riuscì ad innescare un incendio che distrusse il tempo pagano. Secondo molti storici, però, la versione più verosimile è che il vescovo di Catania ordinò che quel tempo eretico venisse distrutto e nello specifico incendiato. San Leone è morto il 20 febbraio 785 a Catania ed in tantissime parti d’Italia è ancora tutt’oggi vivo il culto della sua figura come ad esempio a Longi, Sinagra e Saracena, tutte cittadine delle quali è anche Santo Patrono, con festi patronali densi di storia e di tradizione.