Massimo Bossetti rimane in carcere. Lo ha deciso la prima sezione penale della Cassazione, presieduta da Arturo Cortese, respingendo il ricorso presentato da Claudio Salvagni, avvocato del carpentiere di Mapello arrestato e portato in carcere il 16 giugno scorso con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio la sera del 26 novembre 2010. Bossetti, hanno deciso i giudici della Cassazione riuniti a porte chiuse in camera di consiglio iniziata dopo l’udienza di stamattina, è stato anche condannato al pagamento delle spese processuali.



Confermare il carcere per Massimo Bossetti. E’ questa la richiesta fatta dal sostituto procuratore generale della Cassazione, Oscar Cedrangolo, ai giudici della Prima sezione penale della Suprema corte che dovranno esprimersi sul ricorso presentato da Claudio Salvagni, avvocato del carpentiere di Mapello arrestato il 16 giugno scorso con l’accusa di aver rapito e ucciso Yara Gambirasio. “Il Pg della Cassazione ha svolto un discorso molto articolato e anche se ha chiesto il rigetto del nostro ricorso, ha però sottolineato come fosse condivisibile l’eccezione procedurale da noi avanzata sulla inutilizzabilità dell’accertamento del Ris sulle tracce del Dna trovate sui leggins di Yara”, ha spiegato il legale di Bossetti con il quale parlerà “non prima di venerdì, dopodomani”.



Dopo la violenta aggressione subita nei giorni scorsi da due uomini incappucciati, Laura Letizia Bossetti è tornata a casa. La sorella di Massimo, accusato di aver ucciso Yara Gambirasio, continua a credere nell’innocenza del fratello: “Non mi arrendo. Rimango ferma nella convinzione della sua completa innocenza. E non solo perché è mio fratello. Spero che un giorno a Massimo credano tutti, come gli crediamo noi”, ha detto la donna, le cui parole sono riportate dal quotidiano Il Giorno. L’avvocato della famiglia Bossetti, Benedetto Maria Bonomo, ha fatto sapere che dopo l’aggressione (solo l’ultimo di diversi episodi violenti e intimidatori) è stato affidato a un’agenzia, la Santrano Security, il compito di vigilare su Laura Letizia e gli altri membri della famiglia. Ai giornalisti assiepati sotto l’abitazione della donna ha detto: “Invito a non sostare sotto casa perché questo può intralciare sia il lavoro dei carabinieri, che sono costantemente impegnati, sia quello della vigilanza”.



E’ in programma oggi l’udienza in Cassazione sul ricorso presentato nei giorni scorsi da Claudio Salvagni, avvocato di Massimo Bossetti, l’uomo che dal 16 giugno scorso è rinchiuso nel carcere di Bergamo con l’accusa di aver rapito e ucciso Yara Gambirasio. Il legale tenta dunque l’ultima carta dopo che il gip di Bergamo Vincenza Maccora e i giudici del Riesame di Brescia hanno respinto l’istanza di scarcerazione per il carpentiere di Mapello. La nuova richiesta arriva dopo gli sviluppi di un’inchiesta che la Procura sembra voler chiudere a breve: tra le novità più recenti c’è la relazione consegnata dai carabinieri del Ris alla Procura, dalla quale emerge che sui leggings di Yara sarebbero stati trovati fili provenienti dal sedile del furgone di Bossetti. La difesa continua invece a contestare la “prova regina”, quella del Dna, ribadendo che nella traccia trovata sui vestiti della tredicenne solo il Dna nucleare corrisponde con quello di Bossetti, ma non quello mitocondriale. Un “manifesto, acclarato e determinante dubbio” che secondo Salvagni è sufficiente per far uscire Bossetti di prigione.