Una portiera d’auto si apre all’improvviso, una bicicletta rotola sull’asfalto, un camion non riesce a frenare in tempo. E’ stata falciata così – dopo soli 25 anni, a Melbourne, in Australia – la vita di Alberto Paulon, cuoco e pasticciere padovano. Un colpo durissimo per la mamma Donatella Debellini e per lo zio Graziano; ma anche per l’intera famiglia della Cooperativa Giotto di Padova: a cominciare dai detenuti del carcere Due Palazzi, con cui Alberto aveva lavorato e cui aveva insegnato l’arte pasticciera, ma soprattutto una passione per cui valeva la pena di ricostruire una vita. Né era stata facile quella di Alberto: che nell’Epifania del 1998 aveva perso il padre Massimo (anche lui cuoco) in un tragico incidente.



(A Donatella e Graziano Debellini sono vicini tutti gli amici di IlSussidiario.net)

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