Il giorno 9 febbraio la Chiesa cattolica rende omaggio a Sant’Apollonia di Alessandria. Non sono tantissime le notizie certe della vita di Sant’Apollonia o quanto meno quelle che hanno un certo riscontro da un punto di vista storico. Sant’Apollonia, stando ad alcuni documenti nei quali si fa riferimento alla propria vita, dovrebbe essere nata nel corso del secondo secolo dopo Cristo anche se è del tutto impossibile stabilirne con precisione assoluta l’anno ed il luogo. Inoltre, non vi sono notizie in cui si fa riferimento alla famiglia di Sant’Apollonia, alla sua infanzia ed adolescenza. Per la verità gli unici riscontri sono relativi ai fatti che poi hanno portato al suo martirio e quindi al suo essere proclamata Santa. Passando alla narrazione dei fatti che come detto hanno portato al martirio di Sant’Apollonia, il periodo di riferimento è intorno al 248 – 249 dopo Cristo, ossia un periodo nel quale la vita per i cristiani non era assolutamente semplice per via delle persecuzioni messe in atto da Roma nei propri confronti. La vicenda si consuma nella città di Alessandria d’Egitto dove c’è una situazione ancora più complessa per i poveri fedeli cristiani. Infatti, per via di una premonizione o presunta tale, avuta da una sorta di indovino di fede pagana, scoppiò una vera e propria sommossa popolare con i pagani che inveirono contro i cristiani. In questo clima di grande odio nei confronti di tutti colori che professavano la religione cristiana, si racconta la storia di Sant’Apollonia ossia di una donna che si era mantenuta vergine per tutta la propria esistenza, non volendo trovare la felicità nel matrimonio con un marito e dedicando praticamente tutta la propria esistenza nel dare supporto ai quanti necessitavano del suo aiuto come poveri, dato una mano ad altri fedeli che venivano perseguitati ed inoltre mostrato grande impegno nel portare avanti un’opera di apostolato. Sant’Apollonia venne catturata da quanti erano fermi oppositori dei cristiani e nell’atto della sua cattura venne percossa con tanta violenza che, secondo la tradizione, gli furono fatti cadere tutti i denti. Sant’Apollonia fu fatta oggetto di feroci torture al fine di farle pronunciare una serie di bestemmie contro la propria religione, cosa che lei decise assolutamente di non fare. I pagani allora preparano per lei un fuoco, per farle intendere che qualora non avesse detto le suddette bestemmie, sarebbe stata bruciata viva. Sant’Apollonia temendo che i pagani potessero violentarla e quindi farle perdere quelle verginità che lei aveva voluto conservare nel corso della propria vita, decise di gettarsi tra le fiamme in pratica suicidandosi. Un suicidio che evidentemente non venne ritenuto peccato proprio per conservare intatti alcuni valori enfatizzati dalla religione cristiana ed anche per non essere tentata dietro innumerevoli torture, nel vacillare nella propria fede verso il Signore. Stando ad alcune ricostruzioni storiche, la morte di Sant’Apollonia dovrebbe essere avvenuta nel periodo primaverile dell’anno 249. Tra le tradizioni legate al culto di Sant’Apollonia, c’è da ricordare la celebrazione messa in atto da Papa Pio VI che fece recuperare in Italia tutti i presunti denti di Sant’Apollonia, rimponendoli in uno scrigno per poi buttarlo nel Tevere.