“Non ho mai visto quella ragazza. Non sono un assassino, sono un padre di famiglia”. Lo ha detto oggi Massimo Bossetti, accusato di aver ucciso Yara Gambirasio, durante l’udienza al tribunale del Riesame di Brescia chiamato a discutere il ricorso presentato dal suo avvocato per la scarcerazione. Il muratore, che ha voluto rilasciare dichiarazioni spontanee, si è detto sorpreso da “tutto questo accanimento da parte della Procura”. E’ l’Ansa a far sapere che, mentre Bossetti parlava, il presidente del Tribunale gli ha chiesto di guardare i giudici invece che il pubblico ministero come stava facendo. La decisione dei giudici è attesa tra qualche giorno.



E’ in programma oggi, martedì 10 marzo 2015, l’udienza davanti ai giudici del Tribunale del Riesame di Brescia per decidere nuovamente sull’istanza di scarcerazione presentata da Claudio Salvagni, avvocato di Massimo Bossetti, l’uomo che dal 16 giugno scorso è in carcere con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio la sera del 26 novembre 2010. Dopo la conferma del carcere da parte del gip di Bergamo Ezia Maccora e il recente “no” della Cassazione, il legale del carpentiere tenta il secondo ricorso davanti al Tribunale della Libertà. L’udienza si svolgerà a porte chiuse ed è possibile che stavolta Bossetti scelga di parlare: anche nella precedente occasione aveva annunciato di voler rilasciare dichiarazioni spontanee, ma alla fine aveva rinunciato. Il suo avvocato punterà ancora sulla consulenza tecnica della procura firmata da Carlo Previderè, dalla quale emergono dubbi riguardo la prova del Dna: non vi sarebbe infatti corrispondenza tra Dna mitocondriale e Dna nucleare.

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