Chiesta dal sostituto procuratore generale Antonella Montanaro l’inammissibilità della relazione peritale allegata alla memoria difensiva, che è stata depositata il 6 marzo scorso dall’avvocato Nicola Marseglia che difende Sabrina Misseri, accusata insieme alla madre, Cosima Serrano, di aver ucciso Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana, uccisa e buttata in un pozzo il 26 agosto del 2010, al processo di secondo grado per l’omicidio della ragazzina. Si tratta di una consulenza firmata dall’esperto informatico Antonio Politi e che riguarda le indagini del Ros di Lecce sulla copertura delle compagnie telefoniche di Avetrana. Ne parla “La Gazzetta del Mezzogiorno”. Secondo il perito,”vi è la prova scientifica che il cellulare di Cosima Serrano potesse essere al piano superiore della villetta alle 15.25 del 26 agosto 2010″. Così oggi, dove è in corso la sesta udienza del processo d’appello, il pm ha chiesto l’inammissibilità della consulenza reputandola un elemento nuovo che non è stato oggetto di contraddittorio nel corso dell’udienza preliminare né durante il processo di primo grado e neppure presentata nei motivi di impugnazione delle condanne. “Dovremmo considerare questi – ha chiarito il sostituto pg Montanaro – dei motivi nuovi o aggiunti, ma evidenzio la mancata osservanza del termine procedurale anche per il contenuto della memoria”. “Il consulente – ha aggiunto Montanaro – si contraddice perchè in una parte contesta che sia stata utilizzato un telefono bloccato in modalità Umts nel complesso abitativo e in altra parte che sia stato utilizzato, simulando il cellulare di Cosima Serrano, un telefono bloccato in modalità Gsm”. Intanto i legali di Sabrina insistono sul fatto che l’accertamento dei Ros si debba ripetere e che la perizia non ha fondamento probatorio. (Serena Marotta) 



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