Il 2 marzo la Chiesa cattolica ricorda e celebra Santa Agnese di Boemia, principessa che decise di consacrare la propria vita al Signore diventando badessa. La Santa nasce a Praga nell’attuale stato della Repubblica Ceca, nell’anno domini 1211. Era figlia dell’allora sovrano boemo Premysl Otakar e della regina Costanza e sorella di quello che poi sarebbe diventato negli anni successivi Re Andrea II, sovrano dell’Ungheria. Santa Agnese di Boemia è dunque cresciuta in un ambiente esclusivo, tra sfarzo e ricchezza, e veniva spesso presa in considerazione per possibili fidanzamenti con membri di altre famiglie reali dell’Europa del tempo. Tuttavia una educazione esemplare e soprattutto votata al rispetto di quello che sono gli insegnamenti della religione cristiana, portano Santa Agnese di Boemia a vivere un periodo all’interno del monastero cistercense di Trzebinca dove viene affidata alla duchessa di Slesia, conosciuta con il nome di Santa Edvige. Santa Agnese arriva nel monastero nel 2014 ossia quando aveva da poco compiuto la tenera età di tre anni, e dopo tre anni ritornò a Praga dove fu affidata a delle monache che si occuparono della sua istruzione. Nel 1220 per la Santa il destino sembrava essere ormai tracciato in quanto suo padre aveva stretto un accordo con Federico II Barbarossa, secondo il quale lei era la promessa sposa del figlio di Federico II ossia Enrico VII e per questo nonostante avesse soltanto nove anni dovette lasciare Praga ed andare a vivere nella corte del suo futuro sposo a Vienna. Santa Agnese di Boemia rimase a Vienna cinque anni, durante i quali si dimostrò assai attenta a rispettare gli insegnamenti cristiani: potè ritornare a Praga, in quanto il patto stretto tra il padre e Federico II era stato spezzato e di questo lei ne fu molto felice giacchè ebbe la possibilità di seguire adeguatamente la propria vocazione dedicando molto del proprio tempo alla preghiera e nel fare opera di carità nei confronti di poveri e di quanti avevano necessità di supporto. Nonostante la rottura del patto di fidanzamento, bussarono alla sua porta tantissimi altri sovrani d’Europa desiderosi di stringere questa alleanza. Tuttavia Santa Agnese di Boemia aveva già deciso di consacrare la propria verginità al Signore con un vero e proprio voto che per difendere fu costretta a chiamare in ballo Papa Gregorio IX che accorse in suo aiuto sottolineando come il voto fosse valido per cui non poteva prendere sposo. Santa Agnese di Boemia si avvicinò sempre di più ad una vita monastica ed il processo venne accelerato decisamente quando venne a sapere di quello che stava accadendo ad Assisi, della storia di Santa Chiara e di San Francesco. Santa Agnese di Boemia rimase affascinata da come vivevano i due santi e decise di seguire il loro esempio. Inoltre, spogliandosi di tutti i propri beni terreni ebbe un ruolo decisivo per la costruzione dell’ospedale San Francesco e per il monastero di San Francesco all’interno del quale lei stessa entrò a farne parte diventandone in seguito la badessa. Il suo modo di vivere la fede, le sue opere caritatevoli, furono motivo di ammirazione da parte di tutti i sovrani d’Europa e più in generale di tutti i fedeli. Santa Agnese di Boemia si spense il marzo 1282 all’interno dello stesso monastero. Il processo di canonizzazione si è concluso soltanto nel 1989 per volere di Papa Giovanni Paolo II.



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