“Mi hanno portato via tutto, tre quarti della mia vita me l’hanno portata via qua dentro. Non ho commesso niente, mai fatto niente”. Questo lo sfogo dal carcere di Massimo Bossetti, arrestato il 16 giugno scorso con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio. Le parole del carpentiere di Mapello sono state intercettate nel luglio scorso durante un colloquio avuto in carcere con la moglie, Marita Comi, la quale sembra ormai non credere più all’innocenza del marito. “Marita ascoltami, non ho mai causato niente in vita mia…mai! Non ho mai ucciso nemmeno un animale, mai. Poteva esser nostra figlia… se io vedo qualcuno che mette le mani…”, avrebbe detto Bossetti in un colloquio dello stesso periodo.



Nuove intercettazioni emergono dagli atti dell’inchiesta sull’omicidio di Yara Gambirasio che la Procura di Bergamo ha chiuso nei giorni scorsi. In particolare, è il quotidiano Il Giorno a riportare un colloquio avvenuto in carcere tra Massimo Bossetti, arrestato il 16 giugno scorso con l’accusa di aver ucciso la tredicenne di Brembate di Sopra, e la sua famiglia. Il carpentiere di Mapello avrebbe prima cantato ad alta voce “Guerriero”, canzone di Marco Mengoni, per poi rivolgersi direttamente ai suoi figli anche loro presenti all’incontro. Dai dialoghi raccolti dalle “cimici” e pubblicati, Bossetti racconta quasi con fierezza quanto accaduto negli ultimi mesi, a cominciare dall’arresto: “Quando mi hanno preso a casa con le manette le macchine della polizia hanno sfrecciato a tutta velocità senza lasciar spazio a nessuno – ha detto – Tutti matti, facciamo venire la rabbia a tutti. Tutti creperanno d’invidia”. “Vinceremo contro tutti, e chi se ne frega della gente che ci vuole male…”, ha ribadito il muratore citando il brano di Mengoni. E ancora: “State seguendo papà in tv? Io sono forte e vincerò contro tutto e contro tutti. Aspettate e abbiate fiducia in me. Se il papà non ha fatto niente è inutile che resti qui”.

Leggi anche

Yara Gambirasio, legali di Massimo Bossetti visionano altri reperti/ Ma ora vogliono quelli dell'autopsiaYara Gambirasio, genitori denunciano Netflix per violazione privacy/ "Nella docuserie audio non autorizzati"