Il 20 marzo di ogni anno la Santa Chiesa Cattolica Romana ricorda e festeggia San Giovanni Nepomuceno, un martire vissuto nel corso del XIV secolo e che nel corso della propria vita terrena ha servito il Signore con incrollabile fede. San Giovanni Nepomuceno dovrebbe essere nato nel corso dell’anno 1340 in una località sconosciuta ma che molto probabilmente dovrebbe essere ubicata nel territorio dell’attuale Repubblica Ceca. Molti studiosi credono che si tratti della città di Nepomuk da cui deriva il nome dello stesso Santo. San Giovanni Nepomuceno è nato in una famiglia probabilmente abbastanza agiata. Si conosce soltanto il nome del padre di San Giovanni Nepomuceno che dovrebbe essere un certo Velflin anche se alcuni studiosi cono convinti che il suo nome fosse Wolflin. Essendo di famiglia benestante, San Giovanni Nepomuceno ebbe la possibilità di studiare trasferendosi nella città di Praga dove riuscì a terminare nella locale università gli studi nella facoltà di Teologia e di Giurisprudenza. San Giovanni Nepomuceno però era animato da una vocazione verso il Signore che lo portò ad essere ordinato sacerdote nell’anno 1373, data che trova conferma in alcuni documenti storici dell’epoca che tutt’oggi risultano essere conservati. In ragione delle grande cultura di cui era depositario, a San Giovanni Nepomuceno venne affidato un incarico di grande responsabilità e che richiedeva conoscenze molto specifiche. Infatti, divenne il notaio della cancelleria episcopale. Le sue grandi capacità lo portarono ad un velocissima carriera che nel giro di poco più di un anno, lo vide diventare il segretario dell’arcivescovo di Praga. Dopo questa esperienza, San Giovanni Nepomuceno decise di voler conseguire gli studi in giurisprudenza andando nell’Università di Padova dove nell’anno 1387 si laureò anche in diritto canonico. In seguito si volle dedicare all’esercizio del proprio ministero nel rispetto delle leggi del Signore. Gli venne affidata prima una piccola parrocchia di Praga e quindi la parrocchia della Chiesa di San Gallo. Infine, nel 1389 assunse il ruolo di canonico della cattedrale di Vyserhard. Tuttavia non vi restò tantissimo tempo in quanto San Giovanni Nepomuceno venne chiamato a ricoprire tantissimi altri incarichi di una certa rilevanza come quello di presidente del tribunale ecclesiastico di Praga e vicario generale dell’arcivescovo di Praga. Nel 1393 San Giovanni Nepomuceno entrò in forte contrasto con il re Venceslao IV che voleva dare vita ad un nuovo ordine. Cosa alla quale si oppose fortemente il Santo, rimarcando come questo ordine violasse il diritto canonico. Il Re ordinò il suo arresto insieme a quello di altri tre prelati e decise di farli incatenare e torturare. Dopo tante torture e sofferenze i tre prelati si piegarono al volere del monarca mentre San Giovanni Nepomuceno non arretrò nemmeno un centimetro rispetto alle proprie convinzioni. In ragione di ciò San Giovanni Nepomuceno venne incatenato e portando in giro per le strade di Praga prima di essere gettato da un ponte nel fiume Moldava. Era il giorno 20 marzo 1393 quando San Giovanni Nepomuceno venne ucciso. Il luogo dal quale è stato gettato nel fiume è diventato una sorta di luogo di culto per effetto della statua che vi è stata costruita e che presenta una tradizione locale per cui chiunque la tocchi con la mano sinistra avrà fortuna per i successivi dieci anni.



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