Il 21 marzo nel mondo cattolico, e il 25 settembre in Svizzera, si celebra la figura di un uomo che viene considerato il padre della Patria, e che infatti è patrono di questa Nazione. Si tratta di San Nicola di Flue, più noto semplicemente come Bruder Klaus, padre Klaus. Nicola fu un uomo comune: nacque nel cantone di Obwald nel 1417, da una famiglia di contadini, e lui stesso non era altro che un contadino che non sapeva né leggere né scrivere. Trascorse i primi cinquant’anni della sua esistenza terrena come un uomo qualunque, coltivando la sua terra, partendo soldato quando la Patria glielo chiedeva, e ricoprendo anche alcune cariche di rilievo all’interno della sua comunità. Per un certo periodo infatti fu magistrato del suo Cantone, ma pare che alla fine abbandonò la carica perché non volle essere cancellata una sentenza da lui giudicata iniqua. Infine, Nicola si sposò con Dorotea Wiss, e da lei ebbe dieci figli. Ma poi, qualcosa cambiò nel suo cuore: quando il più piccolo dei suoi bambini non aveva che poche settimane di vita, e il più grande vent’anni, Nicola, che aveva a quell’epoca cinquant’anni, andò da sua moglie con una richiesta che avrebbe lasciata sconvolta qualunque donna, sposa e madre di famiglia. Le chiese infatti di poter abbandonare la loro casa, per ritirarsi in eremitaggio spirituale. Che cos’era successo a Bruder Klaus? Sicuramente, si era avvicinato a dei movimenti religiosi molto attivi in quegli anni in Alsazia, i cosiddetti Gottesfreunde, gli amici di Dio, ma soprattutto aveva ricevuto una chiamata speciale. Dio stesso lo aveva chiamato, con una luce che gli aveva trafitto il cuore. A Dio, Klaus chiese tre cose: di avere il consenso della moglie per il suo ritiro spirituale, di avere costanza nel perseguire il suo scopo, e di riuscire a vivere digiunando. Le sue preghiere furono esaudite, perché Dorotea, illuminata di certo a sua volta dalla fede e dalla grazia di Dio, non batté ciglio e lasciò andare suo marito, il compagno di una vita. San Nicola voleva andare lontano, ma il suo pellegrinaggio si arrestò in un luogo non molto distante da casa sua, a Ranft. Infatti, incontrò un popolano che gli fece osservare come fosse proprio nella sua Patria che ci fosse maggior bisogno di lui, di un sant’uomo. Per i successivi vent’anni, fino alla morte avvenuta il 21 marzo 1487, San Nicola si ritirò in preghiera e visse della sola eucarestia. Non aveva bisogno di cibo, perché viveva delle visioni che Dio gli mandava. Come si è detto, era analfabeta, ma i potenti del tempo andavano a chiedere consiglio da lui, ed oggi è considerato tra i padri fondatori della patria Svizzera perché fu grazie ai suoi saggi consigli che la Confederazione Elvetica non si disgregò, e la Svizzera potè diventare il solido Paese che è oggi. Il simbolo con cui San Nicola amava rappresentare Dio era una ruota a sei raggi, secondo lui il simbolo delle beatitudini e dei doni che egli aveva fatto agli uomini, per avvicinarsi a loro. La santificazione di Bruder Klaus avvenne nel 1947, quando fu anche ufficialmente dichiarato patrono della Svizzera, per quanto, nel cuore della sua gente, egli lo fosse già, fin da quando era ancora in vita.



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