Secondo la procura di Ragusa, Veronica Panarello, madre del piccolo Loris in carcere per l’omicidio, non ha avuto complici né ci fu premeditazione sul delitto del figlio. È probabile che si chiudano le indagini sul caso Loris Stival a giugno, dopo l’incidente probatorio. Sono stati analizzati smatphone, pc e profili dei social network della donna, che ha fornito la password agli investigatori, e non è stato trovato nulla di rilevante. Lo riferisce il procuratore capo di Ragusa, Carmelo Petralia, che rispondendo alla domanda su una eventuale perizia psichiatrica della signora Stival ha detto: “Noi non la possiamo chiedere ma potremmo valutare l’interessamento di un ‘profiler’ che definisca il profilo psicologico della signora Panarello”. Petralia ha aggiunto: “E’ probabile che verso la metà di aprile si possa riconsegnare il server di proprietà del Comune di Santa Croce Camerina, che conserva le immagini che nel frattempo saranno state riversate nelle copie forensi”. Intanto oltre alla madre del piccolo di 8 anni è indagato anche il cacciatore che quel 29 novembre scorso ha trovato il corpo del bambino. Inoltre, a giorni, sarà fissata l’udienza in Cassazione per il ricorso presentato dall’avvocato della donna, Francesco Villardita, con lo scopo di ottenerne la scarcerazione. (Serena Marotta)