Guido Ghisolfi, vicepresidente di Mossi & Ghisolfi, multinazionale con sede a Tortona, è stato trovato morto nella sua macchina. Per gli inquirenti si tratterebbe di suicidio: un colpo di fucile sparato a distanza ravvicinata. La sua azienda è considerata la seconda più importante in Italia nel campo della chimica e al primo posto nel mondo per la produzione di imballaggi di plastica. La macchina con il corpo dell’uomo è stata trovata in località Carbonara Scrivia in provincia di Alessandria. Ghisolfi aveva 58 anni, era uscito di casa martedì alle 8 di mattina e i familiari lo attendevano come di consueto all’ora di pranzo, ma non è tornato. Da qui l’allarme dato alle forze dell’ordine. A quanto sembra non ha lasciato alcun messaggio per spiegare il suo gesto. Il padre Vittorio aveva fondato nel 1953 l’azienda, Guido era diventato capo della ricerca nel 1984, politicamente era considerato un convinto sostenitore del premier Renzi di cui era considerato uno dei maggiori finanziatori e un consigliere nel campo di lavoro e impresa. 



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