Il giorno 4 del mese di marzo la chiesa cattolica ricorda San Casimiro. Nato a Cracovia nell’ottobre del 1458, Casimiro discendeva dalla dinastia dei Jagelloni ed era figlio dei reali di Polonia, Elisabetta d’Austria e Casimiro IV. La sua educazione fu affidata a due figure di grande prestigio, il prete polacco e grande autore di memoriali storici Jan Dlugosz e un grande sostenitore dell’Umanesimo che corrisponde al nome di Filipp Buonaccorsi. Appena tredicenne, Casimiro si trovò a decidere se accettare o meno il trono d’Ungheria. L’entusiasmo iniziale si spense dinanzi alla disapprovazione di Papa Sisto IV, giustificata dal timore che tale incoronazione potesse ingigantire gli attriti già esistenti con l’impero turco. Dopo la sua rinuncia al trono, Casimiro fu spinto dal padre ad interessarsi della politica interna e di tutti gli affari del regno e fu designato suo erede al trono. Quando re Casimiro IV scelse di vivere in Lituania, il giovane prese il posto del padre e governò con riconosciuta saggezza. Nonostante le pressioni del genitore, che lo voleva sposo della figlia di Federico III d’Asburgo, Casimiro non mostrò mai alcun interesse per il matrimonio, né ambiva a possedere cose materiali. Pur essendo molto corteggiato, nel cuore del giovane principe non c’era posto per nessuna tranne che per la Vergine. Spinto dalla sua grande “devozione religiosa”, il giovane osservava lunghi digiuni, che probabilmente indebolirono il suo fisico, e si ammalò di tubercolosi. San Casimiro morì giovanissimo, nella città di Hrodna (Grodno) nel 1484, il 4 del mese di marzo, quando aveva appena 25 anni. Le spoglie del santo furono sepolte nella cattedrale della città lituana di Vilnius, dove ancora oggi sono conservate. Il cammino verso la sua canonizzazione iniziò nel 1521 ma solo nel 1602 fu resa definitiva dal papa Clemente VIII con la conseguente convalida della celebrazione del santo. Durante il pontificato di Paolo V San Casimiro fu inserito nel libro liturgico. Grazie a papa Pio XII, San Casimiro è riconosciuto ancora oggi il santo patrono dei giovani cattolici. Il culto di san Casimiro calò molto nel periodo di diffusione del protestantesimo per poi riprendere, in misura ancora maggiore, nel XVII secolo. Nel 1636 Casimiro, già protettore della Polonia, fu proclamato dal papa Urbano VIII patrono della Lituania. Agli inizi del 1900 a Scranton (negli Stati Uniti), nacque la prima congregazione religiosa delle “Suore di san Casimiro” rivolta all’assistenza e alla cura degli emigrati. Il culto del santo si è esteso tra le chiese cristiane di tutto il mondo. In Italia, e precisamente nella “Basilica di San Lorenzo” che sorge a Firenze, si custodiscono resti sacri di San Casimiro, spediti nel 1667 dal vescovo di Vilnus a Cosimo de’ Medici.



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