Yara Gambirasio e Massimo Bossetti si conoscevano. Lo rivela il settimanale Panorama in un articolo che verrà pubblicato sul numero in edicola da domani, giovedì 5 marzo. Si cita in particolare il racconto di una testimone che avrebbe visto la tredicenne e il carpentiere di Mapello insieme all’interno di una automobile parcheggiata accanto alla palestra di Brembate Sopra nel settembre del 2010, circa tre mesi prima della scomparsa di Yara. Di questa testimonianza si era già parlato in passato, ma Panorama fa sapere che adesso le parole della donna sono scritte nero su bianco negli atti dell’inchiesta che la Procura di Bergamo ha chiuso da poco. Altri dettagli emersi nelle ultime settimane sembrano confermare questa versione, come le tracce di tessuto proveniente dai sedili del furgone di Bossetti trovate sui leggings di Yara. Inoltre, scrive ancora Panorama, Bossetti è stato accusato di omicidio volontario aggravato e calunnia, ma non di sequestro di persona: è dunque possibile che gli inquirenti già diano per scontato che i due si conoscessero e che Yara sia salita volontariamente sul furgone.
Sono tante le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza che mostrano il furgone di Massimo Bossetti passare più volte nelle vie adiacenti alla palestra di Brembate Sopra (Bergamo) la sera del 26 novembre 2010, giorno della scomparsa di Yara Gambirasio. Secondo gli investigatori, il carpentiere di Mapello, in carcere dal 16 giugno scorso con l’accusa di aver commesso il delitto, stava aspettando la tredicenne che in quella struttura faceva ginnastica ritmica. C’è però un passaggio che appare ancora inspiegabile, ripreso alle ore 19.51: secondo gli esperti, infatti, alle 19.30 Yara si trovava agonizzante nel campo di Chignolo d’Isola dove venne poi ritrovato il corpo, ma Bossetti per tornare a casa avrebbe dovuto fare un preciso percorso lungo 7.4 chilometri. Invece, come fa sapere oggi Tgcom24, il muratore viene inquadrato alle 19.51 ancora a Brembate, dove non sarebbe dovuto passare per tornare a Mapello. Perché allungare di ben sei chilometri per rientrare a casa? E perché passare ancora una volta da Brembate? E’ solo l’ultima delle tante domande a cui ancora non si è trovata una risposta.