Abdelhadi Lahamr, 40 anni, marocchino disoccupato, residente a Pordenone, è l’autore dell’ennesima strage familiare, stragi che si consumano su base quotidiana. Tornato recentemente da un viaggio nel suo paese l’uomo, che da tempo aveva qualche lavoretto saltuario, ma nessuna fissa occupazione, ha massacrato moglie e figlia. Secondo le prime ricostruzioni la strage è avvenuta nel pieno della notte quando tutti dormivano. Prima ha colpito a colpi d’ascia la moglie di 30 anni, poi si è recato nella stanza della figlioletta di 7 anni e l’ha sgozzata con un coltello. Una mattanza dice il medico legale i segni sul corpo della donna rivelano una furia inspiegabile, più di dieci colpi sul corpo. In questo quadro quello che gli inquirenti definiscono un gesto di pietà: un lenzuolo con cui ha coperto il volto della figlia sgozzata.