Il 20 aprile si celebra Sant’Agnese Segni. La santa nasce nel 1268 a Gracciano, in un piccolo paese, e la sua famiglia è molto devota e religiosa: la vocazione nasce nel momento in cui Agnese, a soli nove anni, vede come vivono le suore, e l’esempio che queste trasmettono alle altre persone. La passione per questo mondo dunque l’attrae, e la giovane Agnese entra nel convento dopo aver espresso la sua richiesta alle suore, che l’accolgono immediatamente e senza ripensamenti, seppur appunto sia molto piccola. La piccola Agnese dunque inizia la sua nuova vita, dedicata interamente all’amore verso il prossimo, alla preghiera ed al sacrificio: la sua voglia di imparare e dedicare la vita interamente al prossimo, seguendo l’esempio del Signore, fanno sì che le altre suore l’apprezzino particolarmente.



Dopo diversi anni, Agnese viene trasferita al convento di Montepulciano, e vista la sua dedizione, riesce a diventare suora superiora: questo per il semplice fatto che durante quegli anni visse solo di pane ed acqua, che appunto misero alla luce il grande sacrificio e la voglia della giovane di assomigliare al Signore, privandosi di ogni bene materiale e di ogni piacere, anche quello meno significante. Agnese inoltre riceve il dono dei miracoli, in quanto è in grado di moltiplicare il pane, e soprattutto di curare i malati, facendo loro tornare la salute. La suora però inizierà a star male: il suo corpo inizia infatti a decadere, in quanto furono tantissimi i sacrifici che fece durante la sua vita in convento.



Seppur le sue condizioni peggioravano a vista d’occhio, Agnese voleva aiutare il prossimo, ed è per questo che continuò il suo cammino dedicato alla cura del prossimo e all’aiuto del prossimo, seppur il malanno che la colpiva continuava a darle il tormento. Agnese si reca anche alle terme, in quanto le venne suggerito di curarsi in questo modo, ma questo fu inutile, dato che la suora continuò a peggiorare. In compenso, Agnese riuscì a curare tantissime altre persone malate, che stavano a detta sua peggio di lei. Tornò nel convento ormai priva di forze, e questo la costrinse a restare a letto. Agnese però era felice, dato che stava per incontrare il Signore, e finalmente a star bene, abbandonando le pene del mondo che la circondavano. La suora morì nel 1317, e compì tantissimi altri miracoli, come far uscire dal suo corpo il balsamo che le permise di essere imbalsamata. Dopo cinquant’anni, il corpo della Santa rimase tale e quale a quando lei era in vita, come se non fosse mai venuta a mancare. Inoltre, Santa Agnese continuava a guarire le persone ammalate, che entrando nella sua Chiesa uscirono completamente guariti, cosa che la suora fece durante la sua vita terrena, e che dunque non smise mai di fare anche una volta morta. 

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