Il 24 aprile la chiesa cattolica cristiana, ricorda e festeggia nel proprio calendario martirologio una figura di grande spessore come quella di San Fedele da Sigmaringen, missionario appartenente all’ordine dei Frati Minori Cappuccini, che ha speso la propria vita terrena in aiuto dei più bisognosi e per diffondere nel mondo la parola di nostro Signore Gesù Cristo. San Fedele è nato nella cittadina di Sigmaringen ubicata nei pressi di Stoccarda, nella parte meridionale della Germania, il 1° ottobre dell’anno domini 1577 in una famiglia che tuttavia era di origine fiamminga. Il vero nome di San Fedele è quello di Markus Roy, e quando ancora non era che un giovane adolescente venne indirizzato verso una vita consacrata al Signore, incominciando un percorso formativo scolastico presso il collegio gestito da gesuiti ubicato nella città di Friburgo.
Presso tale struttura conseguì la laurea in filosofia che poi venne ampliata per mezzo del dottorato utroque jure che praticamente corrisponde alla materia del diritto civile e canonico. Questo importante traguardo scolastico gli permise in breve tempo di incominciare un’attività di legale, cosa che portò avanti per circa un anno prima di rendersi conto di non sentirsi realizzato. In ragione di ciò intraprese tutt’altra strada entrando nel convento dei cappuccini sempre ubicato nella città di Friburgo. In questo convento venne ordinato sacerdote dopodiché decise di arricchire ulteriormente le proprie conoscenze trasferendosi nella città di Costanza dove portò a termine un percorso scolastico dedicato alla teologia.
Tornato nel convento venne immediatamente affidato a San Fedele un ruolo abbastanza importante come quello di padre guardiano che peraltro espletò in altri tre conventi. San Fedele ebbe modo di dimostrare di essere un eccellente predicatore potendo fare leva su conoscenze piuttosto importanti da un punto di vista culturale ed è per questo che il Vescovo della città di Coira lo chiamò per affidargli un incarico molto delicato: mettere in essere un gruppo missionario che si contrapponesse alla diffusione in quelle zone delle idee protestanti. Inizialmente San Fedele decise di non accettare tale incarico ma in seguito alla costituzione della Congregazione de Propaganda Fide, tornò sulla propria decisione ed accettò.
San Fedele venne nominato Superiore di quest’ordine di frati missionari e i risultati positivi dalla sua opera non tardarono ad arrivare con tantissime conversioni al cristianesimo. Questo lo fece diventare un qualcosa di pericoloso per il diffondersi delle idee protestanti per cui San Fedele venne preso di mira. Il 24 aprile 1622, dopo aver terminato la celebrazione di una santa messa, all’uscita della chiesa venne assalito da una folla plagiata, che lo aggredì portando alla sua morte. San Fedele è quindi ritenuto un martire della religione cristiana oltre che essere stato canonizzato nel 1746 per volere di Papa Benedetto XIV.