Un articolo su Avvenire di oggi firmato da Giorgio Paolucci riassume i tre giorni di esercizi spirituali della Fraternità di Comunione e liberazione che si sono tenuti lo scorso weekend a Rimini. Circa 25mila persone riunite con la guida del presidente della Fraternità Juliàn Carròn, la presenza alla liturgia del cardinale Gerhard Muller, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, e un lungo video che riprendeva gli esercizi spirituali che don Giussani aveva tenuto nel 1994 agli universitari di Cl. Titolo dell’evento era “Una presenza nello sguardo” e da questo sguardo, spiega Paoloucci, è partito l’intervento di Carròn: Andrea, Giovanni, la Maddalena, Zaccheo, tutti hanno incontrato lo sguardo del Cristo. Una presenza che conquistava, ieri come oggi, paradigma di un fatto che si ripete da duemila anni, uno sguardo carico di misericordia che abbraccia limiti ed errori, scrive Paolucci. “Il luogo privilegiato dell’incontro è la carezza della Misericordia di Cristo verso il mio peccato” come disse il papa ai ciellini lo scorso 7 marzo. A cui aggiunge Carròn: “La persona rinasce in un incontro quando si trova di fronte a qualcuno che la ridesta”. Recuperare il carisma originario incarnato da Giussani, ha ricordato Carròn, una posizione tanto difficile da raggiungere quanto necessaria “se il movimento vuole superare la tentazione dell’autoreferenzialità”.