Tra le quattro persone italiane vittime del terremoto in Nepal avvenuto sabato scorso c’è anche Oskar Piazza, uno degli speleologi dati per dispersi, rimasto ucciso da una frana che ha colpito l’area di Langtang, dove stava lavorando insieme ai colleghi. Con lui è morta anche il medico Gigliola Mancinelli. Era membro del Soccorso alpino del Trentino, speleologo della Scuola nazionale tecnici e anche vicedirettore della Scuola Nazionale Forre. Il suo sogno era solo uno, a detta degli amici: rendere il Nepal un luogo migliore sotto ogni punto di vista. È stata la compagna, Luisa Zampini, responsabile della centrale di emergenza del Trentino, a confermare la sua morte: “Vado a prendermelo – ha detto all’Ansa – Sembra impossibile che sia morto”.