“Sono innocente, non ho mai conosciuto Yara”. Lo ha detto Massimo Bossetti nell’interrogatorio di garanzia del 19 giugno scorso, il cui audio è stato trasmesso ieri sera durante la trasmissione Matrix condotta da Luca Telese (clicca qui per ascoltare). Il carpentiere di Mapello, in carcere dal 16 giugno scorso con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio, risponde alle domande del gip Ezia Maccora che gli chiede anche come sia possibile che tracce del suo Dna siano finite sugli indumenti della tredicenne uccisa il 26 novembre 2010: “Impossibile. Ci ho pensato molto, non dormo di notte… non riesco a darmi nessuna spiegazione”, dice Bossetti che appare piuttosto tranquillo. Nelle scorse ore è tornata a parlare anche sua moglie, Marita Comi, intervenuta ai microfoni di Bergamo Tv: “Parlando con i nostri legali, ci avevano anticipato che questo caso, così mediatico, con evidenti errori, non poteva risolversi all’udienza preliminare con un ‘ci siamo sbagliati’. Non ci siamo fatti illusioni, il percorso sarà lungo, ma siamo convinti di poter dimostrare la sua innocenza”.