Quello della Via Crucis 2015 è stato un momento molto coinvolgente. Un momento emozionante quello vissuto al Colosseo da moltissimi fedeli alla presenza di Papa Francesco nel ripercorrere le Stazioni della Via Crucis percorsa da Gesù Cristo che lo portò alla crocefissione e poi alla resurrezione. Erano presenti persone da diverse parte del mondo per assistere a un momento tanto importante che è culminato nel discorso di finale del Santo Padre. Un discorso di speranza che invitava a riflettere di fronte alle sofferenze provate dal Cristo nel percorso fino alla sua morte. Un percorso in cui emergevano tramite il suo volto le ferite della cattiveria dell’umanità e dei nostri peccati. Il messaggio è di pace in un momento così difficile per il nostro mondo, proprio pochi giorni dopo il massacro di studenti avvenuto in Kenya ma non lontano anche da altri eventi dolorosi come quello simbolico e significativo dell’attacco alla redazione del Charlie Hebdo o la strage di Boko Haram. Momenti che vanno cancellati con le lacrime di tante famiglie, di una sofferenza che il Santo Padre associa al cammino di Gesù compiuto proprio nei passi che l’hanno portato alla sua morte. Molta commozione e davvero tante persone presenti, le telecamere della Rai ci hanno mostrato come a presenziare non fossero solo uomini e donne di fede, ma anche tanti giovani, bambini e famiglie uniti per una sera da un’unica fede. In un mondo che non fa che dividere in politica, nello sport e per tanti altri motivi ci voleva un messaggio di unione e pace per un’umanità che deve assolutamente ritrovare la sua giusta collocazione.



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