La Pasqua è una delle festività più sentite nella religione cristiana. Tuttavia occorre ricordare come da un punto di vista storico e temporale, la Pasqua era inizialmente una ricorrenza ebraica. Per la Pasqua Ebraica si festeggia la liberazione del popolo di Israele dalla lunga schiavitù, in cui era stato costretto il popolo dagli Egiziani, per volere del Signore fu liberato attraverso Mosè. Invece, nella Pasqua Cristiana si festeggia e si ricorda la Resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo esattamente tre giorni dopo essere stato crocifisso sul monte Golgota, per mano dei romani su pressioni dei sommi sacerdoti del Tempio di Gerusalemme. La Pasqua ebraica, che viene chiamata anche con il nome di Pesach, trae spunto da due riti principali: quello di sacrificare un agnello e quello del pane azzimo. C’è da sottolineare come il significato della parola pesach sia un po’ il sunto della Pasqua ebraica, in quanto significa letteralmente passare oltre ed è un chiaro riferimento di quello che è successo nella decima ed ultima piaga che il Signore fece abbattere sull’Egitto per convincere il Faraone di lasciare libero il proprio popolo. Infatti, in quella sera in cui avvenne la decima piaga, col sangue di un agnello vennero segnate le case degli ebrei per salvare dalla morte i loro figli primogeniti? Con l’avvento del cristianesimo la Pasqua ha invece assunto un nuovo significato, grazie al grande sacrificio fatto da Gesù Cristo che si è fatto crocifiggere, tutti gli uomini vengono puliti dai propri peccati e quindi possono accedere ad una nuova vita. Con il sacrificio di Gesù ogni uomo vede venir cancellato il peccato originale ed inoltre riscattando la natura umana orientata alla corruzione si fa in modo di passare dal vizio alla virtù. Come noto la data nella quale si festeggia il giorno di Pasqua, a differenza di quanto avviene con quella del Natale che cade sempre nel 25 dicembre, è mobile. Ogni anno, infatti, la Santa Pasqua viene celebrata in un giorno differente seguendo un calcolo che tiene conto di diversi aspetti. Il sistema di calcolo prevede che la Pasqua sia la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, ossia il 21 marzo. Un sistema che venne deciso in maniera definitiva nel corso del quarto secolo dopo la nascita di Cristo in quello che venne chiamato il Concilio di Nicea. Naturalmente in base a questo sistema per fissare la data di Pasqua, è stato possibile calcolare un vero e proprio range temporale entro il quale deve per forza di cose cadere la Pasqua, che va dal 22 marzo al 25 di aprile. La Pasqua cristiana è il culmine di un periodo di preparazione liturgica e spirituale che combacia con il tempo di quaresima, la cui ultima settimana viene detta settimana santa. Essa ha inizio con la cosiddetta Domenica delle Palme, che simboleggia l’arrivo di Gesù a Gerusalemme in groppa ad un asino, quindi il giovedì santo con l’ultima cena e la lavanda dei piedi. Poi il Venerdì Santo con il ricordo della passione di Gesù Cristo, che culmina con la resurrezione con la domenica di Pasqua. Dal significato alle tradizioni. Una delle tradizioni legate alla Pasqua è quella che vede regalare l’uovo di cioccolato. All’inizio era un vero e proprio uovo che veniva colorato nella parte esterna. Questa tradizione dell’uovo simboleggia la rinascita e la vita che comincia. Ma vediamo come si celebra la Pasqua nei vari Paesi. In Svezia si mangiano delle uova sode che vengono opportunamente colorate. In Francia, come in Italia, si tengono legate le campane delle Chiese fino alla mezzanotte del Sabato Santo, dopodiché possono risuonare lungamente per annunciare la risurrezione del Signore. In Russia invece, viene effettuata una solenne processione nei pressi della chiesa della città di Sargorsk e poi c’è l’abitudine di organizzare un pic-nic nei pressi delle tombe dei propri cari defunti. Infine, in Danimarca le abitazioni vengono ornate con dei rami di ulivo e delle uova dipinte, mentre ai bambini è tradizione regalare della cioccolata a forma di coniglietto.



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