Il giorno 11 maggio, la Chiesa cattolica ricorda e celebra San Francesco De Geronimo, sacerdote gesuita nato il 17 dicembre del 1642 a Grottaglie, località in provincia di Taranto. Fin da giovanissimo, inizia a studiare lettere nel suo luogo natio grazie all’aiuto di vari sacerdoti che si sono sempre dedicati alla pratica dell’insegnamento. All’età di soli diciassette anni, il suo destino è già deciso e coincide con il sacerdozio. Si accosta all’ordine dei Gesuiti e studia con abnegazione la retorica, la filosofia e le scienze. Viene così fatto diacono a 22 anni, prima di trasferirsi nella più grande Napoli e di frequentare numerose lezioni di teologia e di diritto civile, laureandosi in quest’ultima materia. Diventa definitivamente sacerdote nel 1666 e quattro anni dopo viene ammesso tra i Gesuiti.
Arriva quindi il momento per Francesco di occuparsi dei vari ministeri apostolici pugliesi, prima di ritornare a Napoli dove opera preso la Casa del Gesù Nuovo non facendo mai mancare il suo impegno e la sua forte propensione alla carità e alla misericordia. Sono doti fondamentali in una Napoli che vive una situazione ricca di contraddizioni, con da un lato luoghi di grande prestigio e risalenti al Medioevo, al Rinascimento e al Barocco, e dall’altro una sequenza di realtà fatte di stenti e di grandi difficoltà. Ed è proprio per la popolazione più povera che Francesco diventa un simbolo di sapienza, un vero e proprio esempio da seguire.
Prosegue nelle sue missioni di piazza per evangelizzare le genti e condurle alla Chiesa del Gesù Nuovo. Nel frattempo, il futuro santo non si ferma ed effettua viaggi apostolici in Puglia, in Abruzzo, nel Sannio. Si dice che sia stato persino mediatore con gli spagnoli per impedire che questi ultimi bombardassero la città partenopea. È a sostegno di chi opera nei monasteri, di chi è rinchiuso in carcere, di chi si mantiene lavorando sulle navi. È conosciuto e apprezzato anche per la sua totale devozione nei confronti di San Ciro di Alessandria, vissuto a cavallo tra il terzo e il quarto secolo. Ha anche portato con sé una reliquia di Ciro nel corso di tutta la sua esistenza.
San Francesco De Geronimo muore a Napoli l’11 maggio del 1716, all’età di 73 anni. Il 2 maggio 1806 è il giorno della sua beatificazione, decretata dal pontefice Pio VII. Diventa santo il 26 maggio del 1839 sotto papa Gregorio XVI e il suo corpo resta nella Chiesa del Gesù Nuovo fino alla seconda guerra mondiale, quando viene riportato a Grottaglie, della quale è anche il santo protettore.