Tra i santi che la Chiesa cattolica suole ricordare nella giornata del 14 maggio c’è anche San Mattia apostolo. Le notizie biografiche relative al primo periodo della vita del santo sono piuttosto esigue: di lui sappiamo che nacque e visse nel primo secolo a. C. in Giudea, probabilmente a Betlemme (almeno stando quanto sta scritto negli Atti apocrifi) e che apparteneva alla tribù di Giuda. Come si può desumere anche dalle parole di San Pietro, Mattia condivise con gli apostoli e con Gesù tutto il tempo della predicazione, fino al momento dell’Ascensione al cielo, e si può logicamente supporre che fece parte del gruppo dei settantadue discepoli di Gesù.



La storia di Mattia apostolo prende le mosse a partire dal tradimento di Giuda Iscariota: infatti, dopo che questi aveva consegnato Gesù ai suoi carnefici, si rese necessaria la sua sostituzione con uno dei numerosi discepoli, questione che venne sollevata da Pietro poco dopo l’Ascensione. L’assemblea dei fratelli indicò come potenziali sostituti di Giuda due seguaci di Cristo: uno era Giuseppe, detto Bersaba, e l’altro era appunto Mattia, e la scelta ricadde proprio su quest’ultimo. Le notizie riguardanti la sua esistenza da questo momento in poi sono poco precise, se non addirittura in netto contrasto tra loro.



Infatti, secondo quanto riportato da Niceforo, l’apostolo Mattia si dedicò alla predicazione, tanto in Giudea quanto in Etiopia, e perì in seguito alla crocifissione; Doroteo indica Sebastopoli come luogo della sua morte e della sua sepoltura, mentre secondo altre fonti meno attendibili, san Mattia venne lapidato in quel di Gerusalemme da alcuni giudei, che poi gli tagliarono la testa servendosi di un’alabarda.

Di san Mattia rimangono oggi alcune reliquie, che sono conservate all’interno di un’arca marmorea situata nella basilica di Santa Giustina, nella città di Padova, in prossimità di quella in cui sono custodite quelle di San Luca Evangelista. Qualcuno ha affermato in passato che una parte delle reliquie del santo sarebbe giunta a Roma per volere dell’imperatrice Elena (anche lei poi divenuta santa) e che le rimanenti, invece, trovarono collocazione nella città tedesca di Treviri.



Tale affermazione è probabilmente frutto di un errore, nel senso che le reliquie presenti nella Città Eterna sarebbero state quelle di san Matteo, che ricoprì il ruolo di vescovo a Gerusalemme intorno all’anno 120. Al contrario della Chiesa cattolica, che fa ricadere il ricordo del santo nella data del 14 maggio, la Chiesa ortodossa lo celebra il 9 agosto, mentre quelle anglicana e luterana lo ricordano nella giornata del 24 febbraio. Santo protettore di macellai e ingegneri, nonché patrono di Deliceto, cittadina della provincia di Foggia, San Mattia viene raffigurato con due attributi ricorrenti, e cioè il libro e l’alabarda.