Adesione altissima in tutta Italia allo sciopero nazionale del trasporto pubblico indetto oggi. Lo annuncia Usb in un comunicato, spiegando che a Venezia il fermo del servizio ha coinvolto il 95% del settore automobilistico urbano ed il 70% dell’extraurbano, mentre nella città di Padova circa il 30% dei lavoratori della Bus Italia, ex APS, ha aderito allo sciopero. Disagi anche a Bologna, dove ha incrociato le braccia il 70% dei lavoratori della società Tiper del trasporto su gomma e circa l’80% dei macchinisti su ferro. Adesioni del 70% degli autoferrotranvieri di Reggio Emilia, circa il 60% nelle società della Romagna. A Napoli, aggiunge Usb, è chiusa la linea su ferro dell’Ente Autonomo Volturno: le linee Flegree hanno registrato un’adesione dell’80%, mentre è il 90% dei lavoratori delle società ANM e CTT a protestare. Infine in Calabria, nelle linee regionali FERLOC, è rientrato negli impianti il 60% dei mezzi; nella società ATAM di Reggio Calabria risultano soppressi 35 turni su un totale di 42, con adesione anche del personale della manutenzione, impianti fissi e uffici.



Ennesima giornata di scioperi oggi in Italia. Tutte le sigle sindacali che aderiscono all’USB non hanno trovato alcun accordo con le istituzioni e hanno deciso l’astensione generale dal lavoro nelle principali città italiane. I lavoratori incrociano le braccia per protestare ancora una volta contro i provvedimenti del Jobs Act previsti dal governo Renzi. I sindacati contestano le privatizzazioni, la cui conseguenza oltre a quella di trasferire ingenti capitali pubblici verso le casse delle numerose aziende private del settore, è anche quella di mettere i lavoratori in una probabile futura condizione di ritrovarsi in un certo senso “affidati” a queste aziende senza alcuna garanzia lavorativa. L’Usb protesta anche contro le discriminazioni derivanti dal Testo Unico sulla Rappresentanza, già contestate presso il Tribunale civile di Roma a Marzo e per il quale è stata presentata una denuncia nei confronti di Giorgio Squinzi, Susanna Camusso, Luigi Angeletti e Raffaele Bonanni. I suddetti denunciati, secondo il parere dei rappresentanti dell’USB hanno perpetrato una frode alla legge 300/70 all’articolo 15 e 19 introducendo di conseguenza un potere discriminatorio a favore delle sigle maggioritarie del paese contro le diverse minoranze. Ancora tra i motivi della protesta, gli innumerevoli disagi arrecati ai lavoratori in conseguenza di un contratto nazionale di lavoro che non subisce alcuna modifica e/o aggiornamento da ben otto anni.



Nuovo sciopero dei mezzi in tutta Italia organizzato per la giornata di oggi, venerdì 15 maggio 2015, dal sindacato Usb. Sono previsti dunque disagi a Torino, Roma, Napoli, Milano, Bologna e in altre città dove bus, tram e metro potrebbero non viaggiare regolarmente. A Napoli i mezzi pubblici dell’ANM garantiranno il servizio mezzi dalle 5.30 alle 8.30. Le ultime corse verranno effettuate fino a trenta minuti prima dell’inzio dello sciopero, che comincerà alle 8.30 fino alle 17.00 per poi riprendere alle 20.00 fino alla fine del servizio. Lo sciopero toccherà anche la Circumvesuviana che non sarà attiva dalle 8.30 alle 13.00 e poi dalle 17 fino a fine servizio. I trasporti riprenderanno a circolare in città circa trenta minuti dopo la fine dello sciopero. Per quanto riguarda la metro, invece, l’ultima corsa da Piscinola sarà effettuata alle 9.10, mentre l’ultima corsa da Garibaldi sarà effettuata alle 9.20. Le corse riprenderanno nel pomeriggio, da Piscinola alle 17.27 e da Garibaldi alle 18.07 per poi terminare alle 19.44 partendo da Piscinola e alle 19.54 da Garibaldi.



Torino, vista la grande affluenza prevista in città in occasione delle cinque giornate del Salone del Libro, dal 14 al 18 maggio, lo sciopero dei mezzi GTT è stato posticipato a domenica 24 maggio.

Bologna i mezzi pubblici dell’azienda TPER, che effettuano trasporti nella fascia urbana, suburbana ed extraurbana resteranno fermi dalle 8.30 alle 16.30 e poi dalle 19.30 fino a fine servizio. Il servizio sarà garantito solo fino alle 8.15 e poi dalle 17.00 circa fino alle 19.15 con corse dal capolinea centrale verso la periferia.

A Firenze il personale dell’azienda trasporti ATAF non sciopererà il 15, bensì in data 25 maggio. La protesta parte da sindacati come RSU e Cobas, a causa dei previsti tagli del personale, e le corse non saranno garantite dalle 6.00, dalle 9.15 alle 11.45 e dalle 15.15 fino a fine servizio.

Infine a Palermo il personale dei trasporti pubblici del capoluogo siciliano non ha annunciato alcuna adesione allo sciopero nazionale del 15 maggio. I mezzi di trasporto quindi saranno completamente attivi in tutta la città.