Sant’Ubaldo Baldassini nacque intorno al 1085 da una ricca famiglia e dopo la morte del padre Rovaldo fu lo zio a provvedere alla sua educazione avviandolo verso gli studi religiosi. In alcune fonti viene descritto come un uomo benevolo e disponibile. Durante il periodo della gioventù non ha compiuto gesta rimaste nella storia. Durante il periodo di studio a San Secondo e a San Mariano dovette imbattersi contro la corruzione del clero e tra le sue opere più note vi furono la ricostruzione della cattedrale e in seguito dell’ospedale di Gubbio, dove fu vescovo per molti anni dopo aver rifiutato la stessa carica a Perugia.



La sua fu una vita lontana dalle pompe cerimoniose, i ricchi paramenti e lo sfarzo. A differenza di gran parte dei sacerdoti del periodo non facilitò l’ascesa al potere della sua famiglia attraverso cariche di prestigio. Ebbe molto coraggio nel difendere la sua città arrivando anche a trattare con Federico Barbarossa evitando che le truppe potessero distruggere i monumenti. Morì nel 1160 a causa di una malattia inspiegabile soprattutto a quel tempo. I funerali durano ben quattro giorni e ancora oggi accorrono per devozione tanti cristiani, affascinati dalla sua vita e dalle sue opere. Nel 1192 papa Celestino III ne ordinò la canonizzazione e i suoi resti si trovano nella chiesa a lui dedicata sul colle Ignino a Gubbio, dove è anche patrono della città e il 16 maggio si svolgono i festeggiamenti in suo onore, noti come la Festa dei ceri. Molti sono i monumenti legati alla figura del santo.



Tra le più importanti vi è la cattedrale che conserva le sue spoglie e la 107° statua del colonnato di Piazza San Pietro realizzato dal Bernini. Una sua copia è stata realizzata per la sua città ed è posta a Gubbio, più precisamente in Corso Garibaldi. Il pittore Marcello Venusti ha raffigurato il santo nella pala che si trova nella seconda cappella nella Chiesa di Santa Maria della Pace a Roma, dove sant’Ubaldo appare alla destra della Madonna in gloria, assieme a san Girolamo. Un monumento molto importante dedicato a sant’Ubaldo si trova in Francia, a Thann, realizzata secondo lo stile gotico, tanto da renderla la seconda più importante della regione. La figura di questo santo è legata anche ad una leggenda che ormai è nota in tutto il mondo, secondo cui dopo la sua morte, lasciò tutti i suoi beni ai più bisognosi, ad eccezione del bastone episcopale che aveva deciso di lasciare in eredità ad un suo discepolo olandese.



Questi purtroppo per avere anche l’anello tagliò il pollice di Sant’Ubaldo. A Thann, appoggiò il bastone vicino ad un albero per riposarsi e al suo risveglio vide che questo oggetto aveva le radici. Mentre cercava di riprenderlo corse in suo aiuto il conte de Ferrette che dal suo castello aveva visto delle luci provenire da quella direzione interpretandole come un messaggio divino. Nel momento in cui promise di costruire una cappella dedicata al vescovo Ubaldo il bastone si staccò ritirando le radici.