La chiesa cattolica, ogni anno il 20 del mese di maggio, festeggia san Bernardino da Siena. Bernardino nasce in una famiglia nobile a Massa Marittima, l’ottavo giorno del mese di settembre dell’anno 1380. Quando all’età di sei anni si ritrova orfano di entrambi i genitori, va a vivere a Siena presso l’abitazione delle zie che lo accolgono con amore. Bernardino vive un’adolescenza serena e agiata, conclude il suo percorso di studi e, appena ventiduenne, decide di vestire l’abito talare. Inizia un lungo cammino di preghiera e gira gran parte dell’Italia per predicare e diffondere il messaggio religioso.



La sua parola arriva nei cuori con una semplicità e una chiarezza tali da incoraggiare il mondo cattolico, e quindi la chiesa, ad iniziare un percorso di rinnovamento. Grande fu l’attenzione di Bernardino per i problemi che i fedeli quotidianamente dovevano affrontare. Da grande teologo quale era, scrisse un manoscritto interamente dedicato all’economia, un libro in cui disapprova l’usura, analizza gli aspetti del commercio, elogia il lavoro di mercanti e imprenditori purchè sia svolto con onestà. Ha parole dure invece per quanti accumulano ricchezze e speculano invece di impiegarle per migliorare la società. La sua battaglia contro l’usura e il gioco d’azzardo gli procurò molti nemici, dovette persino affrontare un processo per “eresia” davanti alla Santa Inquisizione ma fu assolto in pieno. Il pontefice Martino V, colpito dalla sua arte comunicativa e dalla sua spiritualità, lo volle a Roma affinché predicasse anche in questa città.



I suoi discorsi ebbero un effetto talmente forte che il papa gli offrì la nomina di Predicatore della casa pontificia. Bernardino era noto per la sua grande umiltà che quindi lo indusse a rifiutare la richiesta del pontefice. Nell’agosto del 1427, Bernardino fu chiamato a Siena per predicare. Per poter accogliere la folla che sarebbe sicuramente accorsa, i notabili della città pensarono di innalzare un pulpito ed un altare nella piazza principale. Non solo i senesi ma anche i comuni di Ferrara e di Urbino lo avrebbero voluto vescovo ma Bernardino non volle mai trascurare la sua opera di predicatore. Nell’anno 1430 Bernardino si ritirò nell’eremo francescano di Monteluco, nei pressi di Spoleto, per riposarsi, senza mai smettere di proclamare la parola di Dio negli anni. Quando nel1444 fu chiamato dal vescovo dell’Aquila in Abruzzo, nonostante fosse malato, Bernardino accorse per cercare di placare i contrasti tra le fazioni opposte che si erano create nella città. Il 20 maggio dello stesso anno San Bernardino muore.



Dopo una serie di riconosciuti eventi miracolosi, Papa Niccolò V nell’anno 1450 decise per la sua canonizzazione. I più illustri pittori del momento hanno fissato su tela il ritratto del santo, creando delle vere “opere d’arte”. Molte chiese ma anche numerosi oratori sono stati dedicati a San Bernardino. Le spoglie del santo sono custodite a L’Aquila nella monumentale chiesa a lui intitolata. I sermoni di san Bernardino sono stati raccolti e pubblicati da un suo fedele seguace e ad oggi rappresentano un pezzo importante della letteratura sacra. San Bernardino è il patrono della città di Siena ma è anche il protettore di Massa Marittima, la città che diede i natali al santo. E’ molto venerato anche anche dai fedeli cattolici di Perugia e nel capoluogo abruzzese dell’Aquila. San Bernadino è anche il santo protettore di Carpi, un comune della provincia di Modena. A Carpi, ogni anno, in occasione della festa patronale, i fedeli organizzano una serie di eventi tra cui le processioni con le reliquie e la statua del santo e grandi festeggiamenti che coinvolgono anche la cultura, la musica, il folklore e il mondo enogastronomico. A San Bernardino si rivolgono gli ammalati di patologie polmonari, il santo viene implorato anche in caso di emorragie.